K metro 0 – Tanagra – L’aeronautica militare greca ha ricevuto ieri la prima coppia di jet militari F-16 aggiornati nell’ambito di un programma da 1,5 miliardi di dollari per modernizzare la propria flotta di caccia, viste le crescenti tensioni con la vicina Turchia. Lo ha riferito Associated Press. I due F-16 presentati nella base
K metro 0 – Tanagra – L’aeronautica militare greca ha ricevuto ieri la prima coppia di jet militari F-16 aggiornati nell’ambito di un programma da 1,5 miliardi di dollari per modernizzare la propria flotta di caccia, viste le crescenti tensioni con la vicina Turchia. Lo ha riferito Associated Press.
I due F-16 presentati nella base aerea di Tanagra, a nord-ovest di Atene, sono i primi di 83 che verranno riequipaggiati con elettronica avanzata, radar e capacità di armamento entro la fine del 2027 dall’industria aerospaziale greca in coordinamento con il produttore statunitense Lockheed Martin. Il capo dello Stato Maggiore greco, Generale Constantinos Floros, ha dichiarato che “il completamento tempestivo del programma è una questione della massima importanza nazionale. Qualsiasi potenziale aggressore dovrà pensarci due o tre volte prima di tentare la fortuna”, ha concluso ieri durante la consegna.
Le relazioni con lo storico rivale regionale, la Turchia, hanno toccato il fondo, Ankara sostiene che le isole sono state illegalmente militarizzate. Atene ribatte di doverle difendere da potenziali attacchi. I due alleati della NATO sono anche in disaccordo sui diritti di sfruttamento del gas e del petrolio e i loro jet da combattimento si intercettano regolarmente o si impegnano in combattimenti simulati sul Mar Egeo. Alla domanda di domenica dell’Associated Press se la recente escalation retorica della Turchia possa preludere a un conflitto armato, il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis ha risposto negativamente. “Non credo che questo accadrà mai”, ha detto. “E se, Dio non voglia, accadesse, la Turchia riceverebbe una risposta assolutamente devastante”. Il premier ha chiarito che Atene “mantiene sempre una finestra aperta al dialogo e alla discussione con la Turchia”.
Botta e risposta con la Turchia. Nonostante gli sforzi della Turchia per allentare la tensione nella regione, la Grecia continua con le sue “azioni provocatorie”, ha commentato il ministro della Difesa turco Hulusi Akar nella capitale Ankara; purtroppo la nostra vicina Grecia continua ad aumentare la tensione con azioni provocatorie e retoriche, e facciamo del nostro meglio per impedirlo”. Le sue esternazioni sono arrivate dopo che sabato due imbarcazioni della Guardia Costiera greca hanno aperto il fuoco contro una nave ro-ro a 11 miglia dall’isola di Bozcaada, nel nord-ovest della Turchia.
Tensioni che sono in corso da tempo. La Turchia, ha lamentato le ripetute azioni provocatorie e la retorica della Grecia nella regione negli ultimi mesi, tra cui l’armamento di isole vicino alle coste turche che sono smilitarizzate da un trattato, affermando che tali mosse vanificano i suoi sforzi in buona fede per la pace.
Akar ha ribadito l’invito a riunirsi attorno a un tavolo per affrontare le questioni bilaterali, aggiungendo che la Turchia è determinata a proteggere i diritti e gli interessi del Paese e dei turco-ciprioti nell’Egeo, nel Mediterraneo orientale e sull’isola di Cipro.
Dopo anni di risparmi forzati durante la crisi finanziaria dal 2010 al 2018, la Grecia ha così intrapreso una spesa multimiliardaria per potenziare le proprie forze armate. Gli F-16, sviluppati negli anni ’70, sono il cavallo di battaglia delle forze aeree greche. La Grecia ha acquistato un primo lotto di 40 esemplari nel 1989 e altri 130 nel corso degli anni. L’ultimo aggiornamento porterà gli 83 aerei alla variante Block 72, la versione più avanzata di F-16 in servizio in Europa.