K metro 0 – Washington – Gli agenti del Fbi che il mese scorso hanno perquisito la residenza e il club privato dell’ex presidente americano Donald Trump a Mar-a-Lago hanno trovato un documento che dettaglia le difese militari di un governo straniero, comprese le sue capacità nucleari. A riportarlo è il Washington Post, citando persone
K metro 0 – Washington – Gli agenti del Fbi che il mese scorso hanno perquisito la residenza e il club privato dell’ex presidente americano Donald Trump a Mar-a-Lago hanno trovato un documento che dettaglia le difese militari di un governo straniero, comprese le sue capacità nucleari. A riportarlo è il Washington Post, citando persone a conoscenza della questione. Un fatto – aggiunge – che sottolinea le preoccupazioni dei funzionari di intelligence statunitense sul materiale classificato nascosto nella proprietà della Florida, riferisce l’Adnkronos.
Alcuni dei documenti sequestrati descrivono in dettaglio operazioni statunitensi top-secret, considerate così strettamente riservate che molti alti funzionari della sicurezza nazionale ne sono tenuti all’oscuro. Solo il presidente, alcuni membri del suo gabinetto o funzionari di livello che si avvicinano al loro potrebbero autorizzare altri funzionari governativi a conoscere i dettagli di questi programmi, secondo persone che hanno familiarità con le indagini e che hanno parlato chiedendo di mantenere il riserbo sulla propria identità.
I documenti sulle operazioni altamente classificate richiedono autorizzazioni speciali che si concedono sulla base di criteri che attestino la necessità di sapere, non solo autorizzazioni top secret. I registri che si occupano di tali programmi sono tenuti sotto chiave, quasi sempre in una struttura compartimentata sicura, con un ufficiale designato che tiene sotto controllo la postazione. Questo tipo di documenti è emerso a Mar-a-Lago, e lì veniva conservato, più di 18 mesi dopo che Trump aveva lasciato la Casa Bianca.
Dopo mesi di tentativi, l’FBI ha infatti recuperato più di 300 documenti riservati a Mar-a-Lago quest’anno: 184 in un set di 15 scatole inviate alla National Archives and Records Administration a gennaio, altre 38 consegnate da un avvocato di Trump agli investigatori a giugno e più di 100 documenti aggiuntivi portati alla luce in una perquisizione approvata dal tribunale l’8 agosto. È stato in quest’ultimo lotto, hanno detto le fonti citate dal giornale, che sono state trovate le informazioni sul governo straniero.
Christopher Kise, avvocato di Trump, ha denunciato le fughe di notizie sul caso, che – ha detto – “continuano senza rispetto per il processo né alcun riguardo per la verità. Questo non serve gli interessi della giustizia”.