K metro 0 – Mosca – Il colosso energetico russo Gazprom ha annunciato la sospensione delle attività di pompaggio di gas liquefatto presso lo stabilimento di Portovaya, a nord-ovest di San Pietroburgo, all’inizio del gasdotto Nordstream 1 che trasporta il gas sottomarino in Germania, riferisce l’Adnkronos. In una nota si legge che è stata rivelata
K metro 0 – Mosca – Il colosso energetico russo Gazprom ha annunciato la sospensione delle attività di pompaggio di gas liquefatto presso lo stabilimento di Portovaya, a nord-ovest di San Pietroburgo, all’inizio del gasdotto Nordstream 1 che trasporta il gas sottomarino in Germania, riferisce l’Adnkronos.
In una nota si legge che è stata rivelata una perdita di olio alla turbina nord della stazione di Portovaya e che quindi non può operare in sicurezza a causa del danno subito. Per questo, prosegue il testo senza indicare una data di riapertura, la stazione resterà chiusa fino a quando verranno effettuate le riparazioni necessarie.
Duro il commento della Commissione europea, che ha accusato l’azienda energetica statale russa Gazprom di aver interrotto il flusso di gas con falsi pretesti. “L’annuncio di Gazprom di questo pomeriggio che chiuderà ancora una volta” il gasdotto Nord Stream 1 “con pretesti falsi è un’ulteriore conferma della sua inaffidabilità come fornitore”, afferma un portavoce su Twitter. Questo nuovo stop – si sottolinea – “è anche una prova del cinismo della Russia, poiché preferisce bruciare gas invece di onorare i contratti”.
”La situazione sul mercato del gas è tesa, ma la sicurezza dell’approvvigionamento è garantita”, si legge in una nota del ministero dell’Economia tedesco dopo l’annuncio di Gazprom. ”Non lo commentiamo nella sostanza, ma nelle ultime settimane abbiamo già visto l’inaffidabilità della Russia e di conseguenza abbiamo proseguito con fermezza e coerenza le nostre misure per rafforzare la nostra indipendenza dall’importazione di energia russa”. Quindi, sottolinea Berlino, ”il risultato è che siamo molto meglio attrezzati rispetto a qualche mese fa”.
La perdita di olio segnalata da Gazprom non costituisce un motivo tecnico per interrompere il funzionamento del Nord Stream 1 secondo la Siemens Energy: ”Simili perdite normalmente non impediscono il funzionamento della turbina e possono essere sigillate sul posto. E’ una procedura di routine che rientra nei lavori di manutenzione”.
In una nota si legge che ”in passato perdite simili non avevano portato all’interruzione delle operazioni. Siemens Energy non è stata attualmente incaricata di condurre lavori di manutenzione, ma siamo in attesa”. Inoltre ”a parte questo, abbiamo già detto in passato che esistono altre turbine al compressore di Portovaya in grado di far funzionare Nord Stream 1”.
In mattinata era stato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ad avvertire come la piena ripresa delle attività di esportazione in Europa dal gasdotto Nord Stream 1 fosse a rischio, perché nella principale stazione era operativa solo una turbina. “C’è solo una turbina che funziona. Fate voi i calcoli”, ha affermato spiegando che non ci sono apparecchiature di riserva per poter sostituire quelle fuori servizio. In precedenza Peskov aveva indicato le sanzioni occidentali come causa di impedimento della manutenzione del gasdotto. ”Non è colpa di Gazprom”, ha aggiunto, ma ”è in pericolo il funzionamento” del gasdotto che alle 4 di domani mattina avrebbe dovuto riprendere l’esportazione di gas verso la Germania.
Dal canto suo il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione russa, Dmitry Medvedev – commentando l’appello lanciato dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen a introdurre un tetto al prezzo del gas aveva avvertito che il gas russo “non ci sarà in Europa se l’Ue deciderà di introdurre un price cap”. “Sarà come con il petrolio. Semplicemente non ci sarà gas russo in Europa”, ha detto Medvedev.