K metro 0 – Madrid – Dopo la consultazione pubblica lanciata nel 2020 per valutare l’opportunità di installare telecamere nei macelli per controllare che gli animali non vengano maltrattati, il governo spagnolo ha infine annunciato, la sua decisione. In base alle nuove regole, approvate durante la riunione di gabinetto di martedì 23 agosto, i macelli
K metro 0 – Madrid – Dopo la consultazione pubblica lanciata nel 2020 per valutare l’opportunità di installare telecamere nei macelli per controllare che gli animali non vengano maltrattati, il governo spagnolo ha infine annunciato, la sua decisione.
In base alle nuove regole, approvate durante la riunione di gabinetto di martedì 23 agosto, i macelli dovranno conservare le immagini video delle loro operazioni per una successiva verifica da parte delle autorità. Le nuove misure annunciate saranno rapidamente trasmesse al parlamento per l’approvazione.
Questi provvedimenti, per scongiurare le terribili crudeltà verso gli animali, le cattive pratiche e le non conformità con il regolamento Ue del 2009 sul benessere animale che continuano a verificarsi in alcuni macelli, pongono la Spagna all’avanguardia in questo campo. E “migliorano anche le garanzie di sicurezza alimentare per i consumatori”, ha dichiarato, Alberto Garzón (Sinistra Unita), ministro dei Consumatori (il dipartimento del governo spagnolo responsabile per la protezione e la difesa dei diritti dei consumatori, creato per la prima volta dal premier Pedro Sánchez).
“Saremo il primo paese dell’Unione europea ad avere un sistema di videosorveglianza obbligatoria nei macelli”, ha affermato il ministro.
Guillermo Moreno, direttore esecutivo di Equalia, (una ONG spagnola dedita al miglioramento delle condizioni di vita degli animali destinati al consumo) che ha fatto pressioni per la riforma, si è detto soddisfatto di quello che ha definito “un primo passo necessario e importante per innalzare gli standard di benessere degli animali nei macelli”. E ha aggiunto che Inghilterra, Scozia e Israele avevano già introdotto questa misura nei loro macelli.
I grandi macelli in Spagna hanno un anno per attuare il nuovo regolamento, quelli più piccoli due. L’Agenzia spagnola per la sicurezza alimentare e la nutrizione, infatti, avevano già lavorato a possibili soluzioni alternative (non normative), come lo sviluppo di un documento per stabilire criteri minimi comuni in relazione alla formazione del personale e un certificato di competenza in benessere animale per gli operatori.
Ma tutto ciò, evidentemente, non è stato sufficiente, come testimoniano anche le molte investigazioni di Equalia o Animal Equality che hanno smascherato le crudeltà che ancora si compiono sugli animali in allevamenti e macelli. Come l’orrore che vivono gli agnelli in una struttura di Toledo.
La Spagna ha ritenuto pertanto necessario e inevitabile introdurre una misura di videosorveglianza. Che non è poi del tutto nuova: alcune comunità autonome come Madrid, Navarra, La Rioja o le Isole Baleari hanno già approvato regolamenti che obbligano a registrare quanto accade all’interno di allevamenti e mattatoi. Anche in Francia e Regno Unito sono stati adottati provvedimenti simili. Viene da chiedersi: quando anche in Italia?