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Inseminare le nuvole è “furto di pioggia”

Inseminare le nuvole è “furto di pioggia”

K metro 0 – Pechino – Negli Stati Uniti, dove è stata inventata, si chiama cloud seeding: letteralmente “semina” o per meglio dire, “inseminazione delle nuvole”. Una tecnica di modificazione del clima sviluppata da Vincent Schaefer, chimico e metereologo americano del Laboratorio di Ricerca della General Electric, che nel 1946 ebbe l’idea di modificare le

K metro 0 – Pechino – Negli Stati Uniti, dove è stata inventata, si chiama cloud seeding: letteralmente “semina” o per meglio dire, “inseminazione delle nuvole”. Una tecnica di modificazione del clima sviluppata da Vincent Schaefer, chimico e metereologo americano del Laboratorio di Ricerca della General Electric, che nel 1946 ebbe l’idea di modificare le nuvole delle montagne del Berkshire inseminandole con ghiaccio secco.

Preoccupati per le forti tempeste che avevano colpito i grandi Stati del sud distruggendo i loro raccolti a causa della grandine, gli agricoltori americani si erano posti l’obiettivo di “distruggere quelle tempeste”.

Prima della tempesta, aerei disperdono nell’atmosfera una nota sostanza chimica, lo ioduro d’argento, che, come spiega il meteorologo Martín Barreiro “genera una molecola nella nuvola molto simile al ghiaccio che ha una grande affinità con le particelle d’acqua, cioè le intrappola, le afferra e le ingrandisce, causando precipitazioni”.

Nata per ridurre la grandine e non causare così tanti danni alle colture, questa tecnologia è oggi ampiamente utilizzata, da paesi come la Cina, anche per aumentare la piovosità in zone aride, inseminando nuvole per combattere l’estrema siccità di cui sta soffrendo il paese.

L’uso di droni carichi di ioduro d’argento per causare artificialmente precipitazioni è una delle misure che il governo cinese sta sviluppando nell’ambito del suo ambizioso programma di manipolazione del clima, per far fronte a una siccità senza precedenti nel sud del paese.

Ma, avverte Barreiro, si tratta di una tecnologia molto controversa a causa dell’impatto che può avere sull’ambiente e sulla salute. Stimolando la pioggia in una zona, spiega Barreiro, “impedirà di piovere in un’altra”. Tanto che all’interno del paese, diverse regioni si accusano a vicenda di “furto di pioggia”.

Non solo, ma lo ioduro d’argento, che disperdiamo per produrre queste precipitazioni, “è una sostanza tossica che ricadendo al suolo può avere conseguenze su quel che si trova in superficie, compresi esseri viventi e esseri umani”.

La manipolazione delle precipitazioni, tuttavia, è servita in Cina anche per ripulire i cieli dalle polveri sottili, come avvenne in occasione delle Olimpiadi di Pechino del 2008, quando, oltre a dissolvere lo smog, le piogge mitigarono anche il caldo afoso.

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