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Salerno, Cannabis terapeutica, il medico Paolo Moscato restituisce una vita normale ai suoi pazienti

Salerno, Cannabis terapeutica, il medico Paolo Moscato restituisce una vita normale ai suoi pazienti

K metro 0 – Salerno – Sono oltre 300 i pazienti, provenienti da tutta Italia, “trattati con cannabis” e circa 5.000 quelli che ogni anno vengono visitati per altre malattie reumatiche, presso l’ambulatorio di reumatologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno, diretto dal dottore Paolo Moscato. L’alto afflusso è giustificato, infatti, dagli incoraggianti risultati provenienti, proprio

K metro 0 – Salerno – Sono oltre 300 i pazienti, provenienti da tutta Italia, “trattati con cannabis” e circa 5.000 quelli che ogni anno vengono visitati per altre malattie reumatiche, presso l’ambulatorio di reumatologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno, diretto dal dottore Paolo Moscato. L’alto afflusso è giustificato, infatti, dagli incoraggianti risultati provenienti, proprio dall’impiego dei derivati della cannabis a scopo terapeutico. Il dottor Moscato evidenzia con soddisfazione il successo della innovativa terapia, rivolta in larga misura ai pazienti reumatici, con dolore cronico che non rispondono agli altri trattamenti convenzionali ed, in particolare, a pazienti affetti da sindrome fibromialgica.

La Campania – ed in particolare l’ospedale Ruggi – è un’eccellenza in Italia assieme al Piemonte nell’adoperare la sostanza psicoattiva per il trattamento di alcune insidiose (e dolorosissime) patologie, come l’artrite reumatoide, quella psoriasica, il lupus eritematoso sistemico e le fibromialgie. Ed è anche una delle pochissime regioni italiane a dispensarli gratuitamente, comportando, anche in ragione di ciò, l’alta affluenza presso l’Ambulatorio di Reumatologia salernitano, di pazienti di ogni parte d’Italia, poiché altrove questa terapia non è sempre disponibile.

La scienza per fortuna escogita nuovi farmaci per la cura anche delle malattie reumatiche, le quali hanno un’incidenza molto alta, oltre ad essere difficili da fronteggiare, perché non colpiscono le sole articolazioni, ma assumono forme sistemiche e insidiose per tanti altri organi, a partire dall’apparato cardiovascolare.

In totale le malattie reumatiche sono più di 100, alcune delle quali molto gravi, che vanno a colpire, spesso, persone in giovane età.

«La diagnosi precoce è fondamentale proprio per scongiurare deformazioni articolari e lesioni agli organi interni. In oltre trent’anni di attività ho assistito ad almeno tre rivoluzioni – sottolinea il medico. Negli anni Ottanta non esistevano farmaci specifici e con i soli antidolorifici si accompagnavano i pazienti verso la disabilità. Poi c’è stata la svolta con i trattamenti a base di metatrexato, i biotecnologici capaci di bloccare le proteine che innescano l’infiammazione. E gli inibitori delle Jak che servono a frenare i meccanismi di trascrizione». 

Il trattamento – spiega Paolo Moscato – è fruibile attraverso un piano terapeutico regionale e dispensato da farmacie autorizzate, con produzione autonoma del farmaco galenico, che non comporta alcuna forma di assuefazione e di dipendenza, e va ad agire sui recettori dei cannabinoidi presenti nel nostro cervello, determinando un’ attenuazione dei sintomi dolorosi di diverse malattie non solo reumatiche “.

“Molti pensano ancora alla cannabis solo ed esclusivamente come a una droga, perché c’è ancora troppa ignoranza – continua Moscato -, in realtà è storicamente impiegata per uso terapeutico ed ha enormi vantaggi: innanzitutto si può associare a tutte le categorie farmacologiche senza entrare in conflitto. Inoltre ha effetti collaterali minori rispetto ad altri medicinali e i benefici che ne traggono i pazienti sono straordinari”.

Molti pazienti, infatti, usando la cannabis e i suoi derivati, hanno migliorato la propria qualità della vita, ampliandone le aspettative, considerati anche i pochi effetti collaterali di prodotti a derivazione naturale e non risultati di sintesi chimiche.

Tali farmaci inoltre, vengono somministrati con un dosaggio a gocce; le aziende che coltivano la cannabis, sono precedentemente autorizzate e operano sotto il controllo dell’Istituto Chimico Farmaceutico Militare di Firenze o, quando importata dall’Olanda, l’introduzione della cannabis è sottoposta ad un rigido protocollo di controllo pubblico.

Dunque, curarsi con la cannabis non solo si può, ma offre anche incredibili risultati. Lo conferma, ancora una volta, il dottor Moscato, che ad oggi, anche in virtù dei trattamenti con cannabis, rappresenta uno dei massimi esperti di malattie reumatiche e punto di riferimento, all’ospedale Ruggi, per i tanti pazienti provenienti da tutta Italia.

“Il mio lavoro è una missione – conclude Moscato – mi emoziona sempre poter restituire una vita normale a chi vive, da troppo tempo, una condizione di malessere, disagio e sofferenza”.

di Laura Placenti

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