K metro 0 – Mexico City – Luz Raquel Padilla, 35 anni, una donna inzuppata di alcol e data alle fiamme in un parco del Messico centrale sabato a Zapopan è morta oggi in seguito alle ferite riportate sul 90% del corpo. Lo riferisce la BBC. La sua uccisione ha suscitato forte indignazione in Messico
K metro 0 – Mexico City – Luz Raquel Padilla, 35 anni, una donna inzuppata di alcol e data alle fiamme in un parco del Messico centrale sabato a Zapopan è morta oggi in seguito alle ferite riportate sul 90% del corpo. Lo riferisce la BBC.
La sua uccisione ha suscitato forte indignazione in Messico sia per la brutalità sia perché la donna aveva avvertito le autorità mesi prima di essere nel mirino di possibili violenze. Negli ultimi anni il Messico ha registrato, infatti, un’impennata nel numero di femminicidi, con un record di 1.004 nel 2021. Il procuratore Luis Joaquín Méndez ha dichiarato che i testimoni hanno descritto tre uomini e una donna che hanno attaccato la signora Padilla in un parco di Zapopan e si sono dileguati velocemente.
La Padilla, il cui figlio di 11 anni è affetto da autismo, faceva parte di un gruppo che si occupa di parenti disabili chiamato “Yo cuido México” (Mi prendo cura del Messico). Il gruppo ha dichiarato agli inquirenti che aveva ricevuto diverse minacce da un vicino infastidito dal rumore provocato dal figlio.
C’è un precedente importante. A maggio, la donna aveva postato su Twitter foto di graffiti spruzzati sulle pareti delle scale del suo palazzo che recitavano: “Ti brucerò vivo”. E la vittima aveva così twittato, in risposta: “Per quanto tempo ancora dovrò vivere nella paura, temendo che accada qualcosa a me e alla mia famiglia, mentre il mio aggressore continua a vagare per la città con la possibilità di fare altro male?”.
Il signor Méndez dell’ufficio del procuratore ha confermato che la Padilla aveva denunciato un vicino di casa accusandolo di averla minacciata e di averle causato danni fisici. Ha chiarito però che il vicino si è presentato di sua iniziativa alla stazione di polizia, ma che al momento non ci sono prove che lo collochino sulla scena del crimine. Méndez ha anche riferito che i testimoni non hanno identificato il vicino come una delle quattro persone che avevano visto aggredire la povera vittima.
I media locali hanno dichiarato che Luz Raquel Padilla era stata anche vittima di violenza domestica da parte di un ex partner. Gli investigatori stanno pertanto seguendo tutte le piste. Il figlio della vitima è stato accudito dalla nonna e da una zia.