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Turchia e Italia verso la cooperazione nell’industria della difesa

Turchia e Italia verso la cooperazione nell’industria della difesa

K metro 0 – Ankara – Mario Draghi è arrivato ieri in Turchia su invito del presidente turco Recep Tayyip Erdogan per un vertice intergovernativo. Fra i punti principali dell’incontro, l’approfondimento della cooperazione tra Turchia e Italia nel settore della difesa; entrambi gli Stati sono difatti sulla stessa lunghezza d’onda, ha dichiarato il presidente turco

K metro 0 – Ankara – Mario Draghi è arrivato ieri in Turchia su invito del presidente turco Recep Tayyip Erdogan per un vertice intergovernativo. Fra i punti principali dell’incontro, l’approfondimento della cooperazione tra Turchia e Italia nel settore della difesa; entrambi gli Stati sono difatti sulla stessa lunghezza d’onda, ha dichiarato il presidente turco in una conferenza stampa nella capitale Ankara insieme al premier italiano Mario Draghi.

Erdogan ha affermato che Ankara e Roma sono disposte a firmare al più presto un accordo sul progetto del sistema di difesa aerea SAMP/T. “Abbiamo anche un accordo con il presidente francese Emmanuel Macron”.

Prima della conferenza stampa, la Turchia e l’Italia avevano già siglato firmato nove accordi di cooperazione in diversi settori, tra cui difesa, commercio, diplomazia e sviluppo. I due leader hanno anche discusso delle relazioni tra Turchia e Unione europea. “Vorrei dire che ho ringraziato Draghi per il sostegno dell’Italia all’ulteriore miglioramento delle nostre relazioni con l’Unione. Gli sviluppi nella nostra regione hanno dimostrato concretamente, ancora una volta, che la Turchia è importante in molti campi per l’Ue”, ha aggiunto.

Il primo passo sarà l’intesa sul grano per affrontare una crisi alimentare, poi, la collaborazione tra Roma e Ankara si allargherà a migranti, armi, Libia.

Anche la guerra tra Russia e Ucraina è stata un punto all’ordine del giorno dell’incontro tra Erdogan e Draghi. “Abbiamo avuto uno scambio di opinioni sul ritorno al processo negoziale tra Russia e Ucraina e sul piano delle Nazioni Unite per l’esportazione del grano ucraino attraverso il Mar Nero”, ha dichiarato il leader turco.

I due premier hanno discusso anche del respingimento dei migranti irregolari da parte della Grecia: Erdogan ha affermato che Atene rappresenta una minaccia per l’Italia piuttosto che per l’Ue con i suoi sforzi di allontanare i migranti dai suoi confini. “Tutti questi migranti irregolari stanno cercando di rifugiarsi in Italia. Anche noi stiamo facendo del nostro meglio per salvare queste persone nei mari. Ma anche l’Italia sta affrontando lo stesso problema”, ha dichiarato sempre il premier turco.

Turchia e l’Italia sono altresì unite nella condanna della guerra della Russia contro l’Ucraina e nel sostegno a Kiev. “Allo stesso tempo, siamo in prima linea per cercare una soluzione negoziata che possa fermare le ostilità e garantire una pace stabile e duratura”, ha aggiunto il Presidente del Consiglio.

Draghi ha ringraziato la Turchia per il suo ruolo di mediazione nello sbloccare le esportazioni di grano dall’Ucraina. “Dobbiamo liberarle il prima possibile per evitare una catastrofe umanitaria e sociale nei Paesi più poveri del mondo”, ha dichiarato.

Il premier ha anche aggiunto che il Segretario generale dell’ONU Antonio Guterres, in occasione del vertice del Gruppo dei Sette (G7) tenutosi il mese scorso in Germania, ha illustrato un piano su cui l’ONU sta lavorando che “prevede un ruolo centrale” per la Turchia.

Per quanto riguarda la crisi libica, Draghi ha affermato che la stabilizzazione del Paese nordafricano è cruciale e prioritaria per l’Italia e la Turchia. In tarda serata, Erdogan e Draghi hanno assistito a un concerto speciale organizzato dall’Orchestra Sinfonica Presidenziale (CSO). Erdogan ha consegnato a Draghi le note della Marcia della Mecidiye composta dal musicista italiano Giuseppe Donizetti, noto anche come Donizetti Pascià nell’Impero Ottomano per il sultano Abdülmecid e utilizzata come inno nazionale dell’Impero Ottomano tra il 1839 e il 1861.

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