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Regno Unito, 39 sospetti arrestati per il traffico di migranti

Regno Unito, 39 sospetti arrestati per il traffico di migranti

K metro 0 – Parigi – Cinque Paesi e le agenzie di polizia e giustizia dell’Ue si sono coordinate per l’operazione che ha portato a 18 arresti in Germania, nove in Francia, sei in Gran Bretagna e altrettanti nei Paesi Bassi. L’operazione è ancora in corso. Il presunto capo di una rete che ha contrabbandato

K metro 0 – Parigi – Cinque Paesi e le agenzie di polizia e giustizia dell’Ue si sono coordinate per l’operazione che ha portato a 18 arresti in Germania, nove in Francia, sei in Gran Bretagna e altrettanti nei Paesi Bassi. L’operazione è ancora in corso. Il presunto capo di una rete che ha contrabbandato fino a 10.000 persone su piccole imbarcazioni attraverso La Manica verso la Gran Bretagna è stato arrestato insieme ad altre 38 persone in una vasta operazione di polizia in tutta Europa, informa l’Associated Press.

Non solo. La polizia ha trovato 135 barche in una fattoria tedesca e magazzini olandesi, e più di 1.000 giubbotti di salvataggio oltre a motori fuoribordo, confezioni di pagaie e contanti utilizzati per il contrabbando. “Crediamo sia la più grande operazione di questo tipo contro questa minaccia”, ha dichiarato Matt Rivers della National Crime Agency britannica in una conferenza stampa.

Il sospetto capobanda è un curdo iraniano di 26 anni, ha dichiarato Rivers. Non si conoscono altri dettagli. Rivers ha previsto un calo del numero di attraversamenti della Manica, anche se anni di misure sempre più severe da parte della polizia britannica e francese hanno fatto poco per scoraggiare le persone decise a tentare il rischioso viaggio per raggiungere il Regno Unito.

L’anno scorso, più di 28.000 persone in fuga da conflitti o dalla povertà estrema in Afghanistan, Sudan, Somalia, Iraq o altrove hanno raggiunto la Gran Bretagna attraverso la Manica, molte delle quali a bordo di gommoni e altri barchini precari che attraversano una delle più grandi rotte di navigazione del mondo. Il numero è aumentato rispetto agli 8.500 del 2020. Decine di persone sono morte durante la traversata, tra cui 27 persone di un’imbarcazione affollata rovesciatasi a novembre. Si ritiene tuttavia che la rete smantellata nell’operazione di polizia di questa settimana non sia collegata a quella che ha causato il naufragio di novembre, secondo i funzionari.

Un traffico molto redditizio quello su questa rotta, che, secondo Jean-Philippe Lecouffe, vicedirettore esecutivo dell’agenzia di polizia europea Europol, frutta ai contrabbandieri tra i 2.500 e i 10.000 euro a persona per aiutare i fuggitivi a attraversare la Gran Bretagna, in un’attività che lo scorso anno ha generato entrate per circa 60 milioni di euro. Da tempo i migranti usano il nord della Francia come punto di partenza per raggiungere la Gran Bretagna, destinazione preferita da molti per motivi di lingua o di legami familiari, o perché viene detto loro che è più facile ottenere asilo o trovare lavoro senza documenti di immigrazione in Gran Bretagna che sul continente.

Il capobanda arrestato a Londra è al momento accusato di aver organizzato una rete che si estendeva dalla Turchia al Regno Unito e rischia di essere estradato in Belgio. Gli investigatori sostengono che la rete ha costruito un’intera catena logistica di approvvigionamento: acquistava barche di fabbricazione turca o cinese, motori e giubbotti di salvataggio online in Germania e nei Paesi Bassi, per poi trasportarle ai punti di partenza lungo le coste francesi e belghe.

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