K metro 0 – Berlino – In Germania già cominciano a pensarci. La Netzagentur, l’agenzia tedesca del mercato dell’energia, quella che ha sospeso, temporaneamente, l’approvazione del Nord Stream 2, per il trasporto del gas dalla Russia alla Germania attraverso il Mar Baltico, facendo salire ulteriormente i prezzi del gas in Europa, ha avvertito del rischio
K metro 0 – Berlino – In Germania già cominciano a pensarci. La Netzagentur, l’agenzia tedesca del mercato dell’energia, quella che ha sospeso, temporaneamente, l’approvazione del Nord Stream 2, per il trasporto del gas dalla Russia alla Germania attraverso il Mar Baltico, facendo salire ulteriormente i prezzi del gas in Europa, ha avvertito del rischio di un congelamento del gas russo.
E i politici tedeschi, come ci informa Katharina Schuster della ZDF (una TV pubblica che opera come un’agenzia indipendente) hanno lanciato un piano di emergenza.
Mancano ancora quattro o cinque mesi all’inizio del prossimo periodo di riscaldamento. Sembra un tempo troppo breve per ridurre la domanda di gas naturale, ad esempio attraverso interventi di isolamento termico, ventilazione meccanica o nuovi sistemi di riscaldamento.
La domanda allora è: come si può risparmiare gas naturale nelle famiglie e nell’industria a breve termine?
Martin Pehnt, dell’ Institut für Energie- und Umweltforschung (l’Istituto per l’energia e la ricerca ambientale dell’Università di Heidelberg) lo riassume in poche parole: dobbiamo risparmiare gas in modo rapido e permanente. L’obiettivo deve essere che ogni azienda, ogni proprietario di casa, ogni gestore di caldaie risparmi il 25% sul gas il prossimo inverno.
Cosa possono fare, intanto, i consumatori?
1) Massimo potenziale di risparmio durante il periodo di riscaldamento
“Il 68% del consumo di energia nelle abitazioni private viene utilizzato per riscaldare gli edifici”, precisa Immanuel Stieß, capo dell’Institut für sozial-ökologische Forschung (ISOE). Circa la metà degli edifici in Germania sono riscaldati a gas.
Il maggior potenziale di risparmio deriva dunque dall’abbassamento della temperatura ambiente.
La temperatura interna media negli appartamenti in Europa è di 22 gradi. “Un grado in meno consente di risparmiare il 6% di energia”, afferma Stieß.
2) Risparmiare acqua calda – doccia meno calda e più breve
Secondo Stieß, un ulteriore 16% del consumo di energia nelle abitazioni private è per l’acqua calda, per la maggior parte utilizzata per la doccia.
Un aiuto concreto per risparmiare acqua calda:
• Soffioni salva doccia
• Limitatore di flusso per acqua
• Meno docce calde
• Meno docce in generale meno
3) Risparmiare elettricità
Risparmiare elettricità significa anche risparmiare gas, perché l’elettricità è generata anche da centrali elettriche a gas.
Suggerimenti per risparmiare elettricità:
• Sostituire tutte le lampadine a incandescenza con lampadine LED
• utilizzare prese multiple disattivabili
• Mettere fuori servizio i vecchi frigoriferi (più vecchi di 20 anni).
• Asciugare la biancheria all’aria
• Coprire la pentola con un coperchio durante la cottura
4) Ventilare correttamente
È importante anche ventilare correttamente, ha spiegato Lamia Messari-Becker, professoressa di tecnologia edile e fisica degli edifici. Il modo più efficace è ventilare brevemente ovvero con le finestre opposte e le porte interne spalancate.
Secondo Messari-Becker, i “termostati intelligenti con il cosiddetto blocco del riscaldamento” aiutano anche a prevenire l’aumento delle temperature durante la ventilazione. “Se possibile, consiglio anche di isolare i solai non finiti, se necessario facendo da soli”.
Cosa può fare la politica?
Messari-Becker è convinta che “i cittadini capiscono la gravità della situazione” e agiranno. Tuttavia, chiede sostegno finanziario e organizzativo ai politici.
Per le famiglie con risorse finanziarie limitate, in particolare, sarebbe importante sovvenzionare misure di risparmio in modo non burocratico e fornire supporto organizzativo attraverso una consulenza energetica attiva in loco.
Un’altra opzione sarebbe quella di “pagare un premio di risparmio”. Messari-Becker vede il razionamento delle forniture di gas alle famiglie solo come ultima ratio“.