K metro 0 – Trento – Sono continuate nel corso della notte e continuano anche oggi le attività dei soccorritori sul ghiacciaio della Marmolada per cercare eventuali superstiti dopo la valanga di ieri, le vittime e i dispersi attualmente risultano essere 17. Il numero dei morti provocati dalla valanga sono otto e potrebbe essere più
K metro 0 – Trento – Sono continuate nel corso della notte e continuano anche oggi le attività dei soccorritori sul ghiacciaio della Marmolada per cercare eventuali superstiti dopo la valanga di ieri, le vittime e i dispersi attualmente risultano essere 17. Il numero dei morti provocati dalla valanga sono otto e potrebbe essere più alto rispetto alle vittime accertate finora.
“Temo che le vittime aumentino almeno del doppio se non del triplo visto il numero dei dispersi e il fatto che siano rimaste parcheggiate 16 auto”, ha detto all’Adnkronos il procuratore di Trento, Sandro Raimondi, quando i decessi accertati erano sei.
Sono inoltre in corso le procedure di identificazione delle sei vittime al momento registrate. “Ci risultano tra i morti 3 italiani dal Veneto e un cecoslovacco, stiamo aspettando la conferma formale. Le altre due vittime devono essere ancora identificate. Le salme sono state collocate presso il Palaghiaccio di Canazei”, hanno riferito fonti dei Carabinieri di Trento all’Adnkronos.
Il Soccorso Alpino nel frattempo ha attivato un numero (0461 495272) da chiamare “per segnalare il mancato rientro di amici e familiari da possibili escursioni” durante la giornata di ieri sul ghiacciaio della Marmolada. Tra i dispersi ci sono italiani, tedeschi, cechi e romeni. Il Corriere della Sera ha scritto. «Al punto di partenza sono rimaste 16 automobili che nessuno è andato a riprendere».
La montagna delle Dolomiti porta con sé una lunga storia di feriti e vittime. “La massa di materiale staccatasi dal ghiacciaio della #Marmolada è scesa a una velocità di 300 chilometri l’ora. È quanto hanno accertato i tecnici del Soccorso Alpino Trentino che hanno mappato tutta l’area della montagna in cui si è verificato il crollo del seracco”. A scriverlo su Facebook il presidente della provincia di Trento Maurizio Fugatti.
La procura di Trento ha aperto un fascicolo per disastro colposo, al momento a carico di ignoti. Ad occuparsi delle indagini, con il procuratore Sandro Raimondi, è il Pm Antonella Nazzaro.