K metro 0 – Parigi – I responsabili dei gruppi Total Energies, EDF ed Engie invitano i transalpini a ridurre il consumo di energia in un articolo allarmistico pubblicato su “Le Journal du dimanche” il 26 giugno. “Lo sforzo deve essere immediato, collettivo e massiccio. Ogni gesto conta”, affermano i firmatari. Si tratta di una
K metro 0 – Parigi – I responsabili dei gruppi Total Energies, EDF ed Engie invitano i transalpini a ridurre il consumo di energia in un articolo allarmistico pubblicato su “Le Journal du dimanche” il 26 giugno. “Lo sforzo deve essere immediato, collettivo e massiccio. Ogni gesto conta”, affermano i firmatari. Si tratta di una necessità, secondo loro, per evitare una carenza e un’impennata dei prezzi dell’energia il prossimo inverno.
Ogni giorno, piccoli gesti possono ridurre la bolletta. Per esempio, ricordarsi di sbrinare il congelatore, di coprire pentole e padelle o di usare il programma “eco” della lavastoviglie, che può far risparmiare tra il 25 e il 45%. In soggiorno, si possono staccare gli apparecchi elettrici per risparmiare il 10%, oppure usare un ventilatore al posto del condizionatore. Questo è necessario per evitare una carenza di energia il prossimo inverno. Con la guerra in Ucraina, il gas russo si sta esaurendo e le importazioni da altri paesi non compensano completamente questa carenza. Anche la produzione di energia elettrica è sotto pressione, poiché diversi reattori nucleari sono al momento in fase di manutenzione.
Riducendo il riscaldamento di 1°C in camera da letto si può poi ridurre il consumo energetico del 7 per cento. Per le associazioni ambientaliste, questo sforzo deve essere condiviso, poiché ritengono che lo Stato, gli enti locali e le imprese debbano attuare le azioni necessarie.
Intanto il governo sta cercando di immagazzinare quanto più gas possibile. L’obiettivo è che entro il 1° novembre 2022 le riserve francesi siano al 100%. Si tratta di un aspetto strategico perché esse forniscono in media un quarto del fabbisogno del Paese. Oggi la Francia è quasi al 60%, più del solito in questo periodo. Per trovare il gas, il paese guidato da Macron si rivolge ai paesi africani, al Medio Oriente o al Qatar. Ma non è così semplice, perché tutti in Europa stanno cercando di acquistarlo. La Germania, in particolare, ha attivato il suo livello di allerta giovedì, perché il paese è ancora più dipendente dal gas russo dei cugini francesi. La Francia sta facendo meglio dei suoi vicini grazie ai terminali di importazione che le permettono di trasportare il gas naturale liquefatto (GNL) via nave senza dipendere esclusivamente dai tradizionali gasdotti terrestri. Un’attrezzatura che i vicini non sempre hanno. Ma questo è tutt’altro che sufficiente. Inoltre, il governo vuole accelerare l’installazione di un terminale galleggiante di GNL da parte di TotalEnergies nel porto di Le Havre, che da solo potrebbe ricevere l’equivalente del 10% del consumo francese. Il problema è che i lavori non saranno completati entro il prossimo inverno. La messa in funzione è prevista per settembre 2023.