K metro 0 – Kiev – “I motivi per i tagli di forniture che colpiscono un po’ tutta l’Europa ci viene detto sono tecnici, una delle spiegazioni è che la manutenzione è difficile a causa delle sanzioni. Da parte della Germania e nostra e di altri riteniamo che queste siano bugie, che in realtà ci sia un uso politico del gas, come c’è un uso politico del grano”, ha detto il premier italiano Mario Draghi parlando a Kiev.

Quindi, quelle che arrivano da Gazprom, evidentemente sostenuta da Putin, sono bugie, finalizzate a un uso politico del gas. Viene meno la cautela delle scorse ore, che aveva portato ancora stamattina Paolo Gentiloni a parlare di “segnali” sulle forniture di gas naturale nei confronti di “alcuni Stati membri”, e non di “decisioni”. Il commissario europeo all’Economia parlava a margine dell’Eurogruppo a Lussemburgo, dopo i tagli nelle consegne di gas da parte di Gazprom ad alcuni Paesi Ue, Italia compresa. Nelle previsioni economiche, ricorda, l’emergere di problemi nelle forniture di gas era incluso negli scenari avversi e “questo porterebbe la crescita entro l’anno in territorio negativo, ma per ora non è così, perché abbiamo segnali, non decisioni”. Secondo Draghi, invece, ci sono pochi dubbi: Putin gioca con i rubinetti del gas per mettere pressione all’Europa.

Intanto, ci sono da tenere sott’occhio gli stoccaggi. “Siamo arrivati al 52% dei livelli di stoccaggio del gas, il che ci rende abbastanza tranquilli nell’immediato e per l’inverno”, rassicura il premier.

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