K metro 0 – Porto – Il Comando GNR di Porto, in Portogallo, attraverso il Centro Investigativo Criminale (NIC) di Santo Tirso, nella tarda mattinata di oggi ha effettuato 19 arresti nei distretti di Porto, Braga e Aveiro, con l’obiettivo di smantellare una rete di criminalità organizzata specializzata in furti, rapine, sequestri, estorsioni, possesso di
K metro 0 – Porto – Il Comando GNR di Porto, in Portogallo, attraverso il Centro Investigativo Criminale (NIC) di Santo Tirso, nella tarda mattinata di oggi ha effettuato 19 arresti nei distretti di Porto, Braga e Aveiro, con l’obiettivo di smantellare una rete di criminalità organizzata specializzata in furti, rapine, sequestri, estorsioni, possesso di armi proibite, traffico di armi, droga, truffe e associazioni a delinquere. Questo è quanto ha rivelato una fonte della polizia. Si tratta di una rete, infatti, che ha suscitato grande allarme sociale negli ultimi tempi.
L’operazione, che ha coinvolto più di 300 soldati, è iniziata alle 7 del mattino nei comuni di Matosinhos, Santo Tirso, Valongo, Trofa, Ermesinde, Famalicão, Barcelos, Braga, Guimarães e Oliveira de Azeméis, con diverse perquisizioni simultanee. Oltre ai 19 detenuti, sono stati accusati e fermati sette individui. Sono state sequestrate diciannove armi da fuoco, sette veicoli e 17 mila euro in contanti.
La rete criminale presa di mira dalla mega-operazione che la GNR di Porto ha lanciato nel nord è la stessa che il 12 maggio scorso ha compiuto una violenta rapina con sequestro delle vittime, in un’abitazione di Vila das Aves, nel comune di Santo Tirso. Nelle prime ore del mattino, tre individui incappucciati e armati erano entrati nell’abitazione e avevano rapito padre e figlio. Hanno legato il primo, un uomo con più di 90 anni, e aggredito il secondo. Sono riusciti a rubare quasi 10.000 euro in contanti.
In un comunicato, la Guardia ha affermato che l’indagine del NIC Santo Tirso per reati contro il patrimonio era in corso da circa due anni, e ha scoperto che gli individui identificati facevano parte di una rete organizzata attiva su tutto il territorio nazionale, essendo sospettati di almeno 60 reati. L’indagine è culminata così oggi, con 56 perquisizioni domiciliari, sette in veicoli e stabilimenti e sette mandati di arresto eseguiti in questi comuni. Più di 300 militari della GNR, appunto, e circa 30 elementi della polizia locale sono stati coinvolti in tutto nell’operazione.