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Portogallo, cresce del 7% la criminalità di gruppo e minorile

Portogallo, cresce del 7% la criminalità di gruppo e minorile

K metro 0 – Lisbona – Preoccupa la recrudescenza della criminalità di gruppo e dei minori in Portogallo. Un rapporto annuale sulla sicurezza interna (ASIS) rivela che nel 2021 c’è stato un aumento del 7,7% dei reati di gruppo e del 7,3% di quelli giovanili. In totale si è registrato un incremento dello 0,9% dei

K metro 0 – Lisbona – Preoccupa la recrudescenza della criminalità di gruppo e dei minori in Portogallo. Un rapporto annuale sulla sicurezza interna (ASIS) rivela che nel 2021 c’è stato un aumento del 7,7% dei reati di gruppo e del 7,3% di quelli giovanili. In totale si è registrato un incremento dello 0,9% dei reati.

Paulo Vizeu Pinheiro, segretario generale del Sistema di Sicurezza Interna, ha rivelato stamattina che l’anno scorso c’è stata un’impennata dello 0,9% della criminalità generale, legata alla fine delle misure di confinamento dei condannati dell’anno precedente.

Al contempo, però, la criminalità violenta e grave ha subito una diminuzione del 6,9%. All’interno di questa categoria, le diminuzioni maggiori sono state quelle relative alle rapine alle stazioni di servizio, i furti in abitazione e le rapine nei luoghi pubblici. Gli aumenti maggiori si sono registrati per gli stupri, con un incremento del 26% (82 casi in più), per le estorsioni, con una crescita del 19,5%, e per i furti d’auto, con un + 14,2%.

La violenza domestica è invece diminuita del 4%. In forte risalita anche il reato di furto: “più di seimila eventi”. Durante la presentazione della RASI, Vizeu Pinheiro ha anche evidenziato più di 60.000 casi di crimini finanziari.

Sono invece scesi la contraffazione, falsificazione e circolazione di moneta falsa (-37,2%), i furti in edifici commerciali o industriali con effrazione (-18,3%) e i furti di autoveicoli (-13,8%). Gli aumenti maggiori sono stati registrati per la guida senza patente e con un tasso alcolico superiore all’1,2%, la frode informatica e delle comunicazioni.

L’Europarlamento dal canto suo, ha sempre raccomandato agli Stati membri di procedere costantemente, in cooperazione con la Commissione, all’elaborazione e all’adozione di una serie di norme minime e di principi guida comuni a tutti gli Stati membri in materia di delinquenza giovanile.

La criminalità rappresenta una grave minaccia per i cittadini, le imprese e le istituzioni europee e per l’economia. Nel 2019 i proventi da attività illecite nei principali mercati criminali ammontavano all’1% del PIL dell’UE, ossia a 139 miliardi di EURO.

I gruppi criminali sono presenti in tutti i paesi dell’UE e spesso operano a livello transfrontaliero. Il 70% dei gruppi criminali è infatti attivo in più di tre Stati membri.

Le principali attività criminali in Europa sono il traffico di stupefacenti, la cibercriminalità, la frode in materia di accise, il traffico di migranti e la tratta di esseri umani.

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