K metro 0 – Roma – La Grande Moschea di Roma ha ospitato a fine maggio il “Trentatreesimo incontro Annuale della Organizzazione al-Da’wa wa al-Tabligh”. Sono state tre giornate intense di incontri tra varie comunità musulmane provenienti da tutto il mondo. I partecipanti, riporta il periodico “Kalima”, hanno superato le tremila persone, con delegazioni dall’Italia
K metro 0 – Roma – La Grande Moschea di Roma ha ospitato a fine maggio il “Trentatreesimo incontro Annuale della Organizzazione al-Da’wa wa al-Tabligh”. Sono state tre giornate intense di incontri tra varie comunità musulmane provenienti da tutto il mondo. I partecipanti, riporta il periodico “Kalima”, hanno superato le tremila persone, con delegazioni dall’Italia e da ventisette paesi dei continenti europeo, americano, asiatico e africano.
In conclusione dei lavori, gli organizzatori hanno diffuso un comunicato finale, che sottolinea: “nei giorni 20-22 maggio 2022 l’Organizzazione “al-Da’wa wa al-Tabligh” in Italia, con il coordinamento dell’Associazione Annur, ha celebrato il suo trentatreesimo incontro annuale presso il Centro Islamico Culturale d’Italia – Grande Moschea di Roma. L’incontro ha avuto come tema “Il rafforzare i vincoli d’affetto tra gli esseri umani è fonte di discesa della misericordia di Allah l’Altissimo su quanti Lo adorano”.
I partecipanti hanno espresso il loro ringraziamento alla Grande Moschea e al suo Consiglio di Amministrazione per la generosa ospitalità e la gentile accoglienza; nonché alle Autorità Italiane per la loro positiva risposta nei confronti di questa iniziativa che ha avuto luogo sul suolo d’Italia. Paese, “famoso per il suo esercitare un ruolo di leadership in quelli che sono i più nobili valori umani”.
Nel comunicato si legge inoltre che “la scelta dell’Italia per organizzare questo incontro annuale è a sua volta espressione dell’affetto dei partecipanti nei confronti dello stimato popolo italiano”.
Intento dell’incontro è stato “ricercare le vie per rafforzare i valori della tolleranza e diffondere affetto tra gli uomini, rigettando violenza, guerre, intolleranza: che mirano a distruggere i valori e le buone condotte propri della religione e dell’essere umano”, riporta la nota finale.