K metro 0 – Roma – Alla Galleria d’arte “La Pigna”, presso Palazzo Maffei Marescotti, sede dell’Opera Romana Pellegrinaggi (galleria voluta, a suo tempo, da un Pontefice come Paolo VI, molto attivo nella promozione dell’arte come fattore di crescita sociale e diffusione del sentimento religioso, e da decenni punto di riferimento dell’UCAI, Unione Cattolica Artisti
K metro 0 – Roma – Alla Galleria d’arte “La Pigna”, presso Palazzo Maffei Marescotti, sede dell’Opera Romana Pellegrinaggi (galleria voluta, a suo tempo, da un Pontefice come Paolo VI, molto attivo nella promozione dell’arte come fattore di crescita sociale e diffusione del sentimento religioso, e da decenni punto di riferimento dell’UCAI, Unione Cattolica Artisti Italiani), si è conclusa, dopo forte successo di pubblico, la mostra “Illusione della realtà nella pittura”.
Tema complesso e multiforme, che da solo spazierebbe enormemente: dalle critiche di Socrate (in questo, greco animalo) all’arte come possibile causa di distrazione dell’uomo dalle battaglie intellettuali e sociali alle dispute rinascimentali sulla pittura come trionfo dello spazio teorico, idealista (vedi Botticelli e Piero della Francesca, platonici) o, all’opposto, empirico (come nello sperimentalista, aristotelico, Paolo Uccello). E alle battaglie delle futuristiche avanguardie novecentesche.
Un tema che gli organizzatori della mostra, in primo luogo la Direttrice, Anna Maria Borsatti, l’artista e promotrice culturale Simona De Pinho, e l’organizzatrice culturale Alexandra Tercero, hanno sviscerato esponendo le opere di 7 artisti, della più varia provenienza geografica e, soprattutto, estrazione culturale.
Alessandra Veccia, autrice di intense pitture sui vari aspetti della condizione femminile (interessante, il quadro dedicato alla celeberrima “Pietà” michelangiolesca di San Pietro in Vaticano: della quale, tra l’altro, proprio in questi giorni ricorre il 50mo anniversario del folle danneggiamento ad opera dello scultore ungherese Laszlo Toth), e il veneto Ivano Crocetta, presente in mostra con nature morte dall’incredibile, fotografica precisione. L’altro veneto Paolo Tagliaferro, vicentino, anche lui pittore di nature morte di sapore caravaggesco, presente gia’ alla Biennale di Venezia nel 2011- 2012. Domenico Zaccaria, maestro dell’acquerello, presente invece con vedute di Roma e Venezia dall’incredibile realismo fotografico; sino a Boris Veliz, giovane maestro ecuadoregno, nato come urban artist (dopo varie esperienze anche in set design e digital art) ed ora “milanese di adozione”, Che proprio a Milano ha dipinto uno straordinario murales ritratto di Dante Alighieri (per l’anniversario del Poeta, 1321- 2021): rimasto a lungo visibile in Via Padova, zona salita , negli ultimi anni, alle prime pagine della cronaca nera cittadina per il suo forte contorno di microcriminalità, tossicodipendenze, immigrazione incontrollata (il Dante di Veliz, comunque, è ritratto, in chiave augurale, con vestiti riprendenti i colori della bandiera ecuadoregna; che richiamano anche, più in generale, la diffusione della “Commedia” e di altre opere dantesche, tradotte in spagnolo, nello stesso ambiente dell’ America Latina).
Alidoro Catocci, pittore e poeta originario della Maremma grossetana, con importanti esperienze di lavoro nel Libano di prima della crisi attuale, ha ringraziato l’editore italo-libanese Nizar Ramadan, a seguito del suo intervento invitandolo ad organizzare una mostra fotografica proprio sul Libano. Mons. Jean- Marie Gervais, Presidente dell’associazione culturale “Tota Pulchra”, ha ringraziato le organizzatrici dell’esposizione, esprimendo la disponibilità dell’associazione a possibili iniziative comuni.
Alì Nazari, stilista d’origine afghano, ha parlato brevemente delle sue ultime creazioni sottolineando che ad oggi la “moda ha partecipato a costruire ponti tra i popoli”.