K metro 0 – Lisbona – La Direzione Generale della Sanità (DGS) ha annunciato oggi che sono stati identificati più di 20 casi sospetti di infezione da virus del vaiolo delle scimmie, noto come “monkeypox”, tutti nella regione di Lisbona e della Valle del Tago. Di questi, l’Istituto Nazionale di Sanità Dr. Ricardo Jorge (INSA)
K metro 0 – Lisbona – La Direzione Generale della Sanità (DGS) ha annunciato oggi che sono stati identificati più di 20 casi sospetti di infezione da virus del vaiolo delle scimmie, noto come “monkeypox”, tutti nella regione di Lisbona e della Valle del Tago. Di questi, l’Istituto Nazionale di Sanità Dr. Ricardo Jorge (INSA) ne ha già confermati cinque. I casi, “per lo più giovani e tutti di sesso maschile, sono stabili e presentano lesioni ulcerose”.
Il Regno Unito ha segnalato finora sette casi e l’Organizzazione Mondiale della Sanità sta monitorando la situazione epidemiologica. Come spiegato dall’autorità sanitaria nazionale, il vaiolo delle scimmie è “una malattia trasmissibile attraverso il contatto con gli animali o il contatto ravvicinato con persone infette o materiali contaminati”. Si tratta di una “malattia rara” che “di solito non si diffonde facilmente tra gli esseri umani”.
Il DGS consiglia intanto alle persone che presentano “alterazioni ulcerative, eruzioni cutanee, linfonodi palpabili eventualmente accompagnati da febbre, brividi, mal di testa, dolori muscolari e affaticamento” di rivolgersi al medico. Di fronte a questi sintomi, dovrebbero “astenersi dal contatto fisico diretto”. La malattia “non richiede un trattamento specifico e di solito è auto-limitata nel giro di poche settimane”. Gli operatori sanitari hanno già ricevuto un’allerta “per identificare possibili casi sospetti e notificarli”.
La Sanità portoghese ha dichiarato che sta indagando anche su 15 casi sospetti e che tutti sono stati identificati questo mese nei dintorni della capitale, Lisbona. Tutti i casi portoghesi riguardano uomini, la maggior parte dei quali giovani. Presentano lesioni cutanee e sono in condizioni stabili. Le autorità non hanno comunicato se essi avessero avuto un trascorso di viaggi in Africa o se avessero legami con casi recenti in Gran Bretagna o altrove.
Il dottor Ibrahim Soce Fall, vicedirettore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per la risposta alle emergenze, ha dichiarato che la diffusione del vaiolo delle scimmie nel Regno Unito deve essere indagata per capire come la malattia si trasmette tra gli uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini. Fall ha affermato che i funzionari sanitari devono ancora approfondire come si diffonde il vaiolo delle scimmie in generale, anche nei Paesi in cui è endemico.
Ha così osservato che, mentre l’anno scorso sono stati segnalati più di 6.000 casi in Congo e circa 3.000 casi in Nigeria, ci sono ancora “tante incognite in termini di dinamiche di trasmissione”. La Gran Bretagna aveva già segnalato tre casi precedenti di vaiolo delle scimmie, due dei quali riguardavano persone che vivevano nella stessa casa e il terzo era qualcuno che aveva viaggiato in Nigeria, dove la malattia si manifesta frequentemente negli animali.
Il virus si diffonde tipicamente alle persone da animali infetti come i roditori, anche se è nota la trasmissione da uomo a uomo. Tra le persone, si diffonde quando c’è un contatto molto stretto con lesioni, fluidi corporei, goccioline respiratorie o materiali contaminati, come le lenzuola. Alcuni esperti britannici hanno affermato che è presto per concludere che il vaiolo delle scimmie si sia diffuso attraverso il contatto sessuale, anche se l’epidemia ha suggerito questa possibilità.
“I casi recenti suggeriscono un mezzo di diffusione potenzialmente nuovo“, ha dichiarato Neil Mabbott, esperto di malattie dell’Università di Edimburgo, aggiungendo che è noto che i virus correlati si diffondono per via sessuale. Il vaiolo delle scimmie causa in genere febbre, brividi, un’eruzione cutanea e lesioni sul viso o sui genitali simili a quelle causate dal vaiolo. Un vaccino sviluppato contro il vaiolo è stato approvato per il vaiolo delle scimmie, e anche diversi antivirali sembrano essere efficaci.