K metro 0 – Bruxelles – Sempre più migranti cercano di entrare in Europa, e il loro numero in aumento non è strettamente legato ai profughi ucraini. Si parla così di ingressi record rispetto al 2016, anche escludendo i rifugiati che arrivano dall’Ucraina. Lo ha riferito martedì 19 aprile l’Agenzia della guardia di frontiera e
K metro 0 – Bruxelles – Sempre più migranti cercano di entrare in Europa, e il loro numero in aumento non è strettamente legato ai profughi ucraini. Si parla così di ingressi record rispetto al 2016, anche escludendo i rifugiati che arrivano dall’Ucraina. Lo ha riferito martedì 19 aprile l’Agenzia della guardia di frontiera e costiera dell’Ue, Frontex.
La quale ha stimato che più di 40.300 “attraversamenti illegali” sono stati effettuati nei 27 paesi membri del Vecchio Continente tra gennaio e marzo, con un aumento del 57% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nel 2015, ad esempio, oltre 1 milione di persone, la maggior parte dalla Siria, ma anche molti iracheni, sono entrati nell’Ue, travolgendone le strutture di accoglienza. Il loro arrivo ha scatenato difatti una grande crisi politica in Europa, con le nazioni a litigare su chi dovesse prendersi cura di loro, con tensioni ancora in atto.
Nel 2022, quasi 5 milioni di persone sono fuggiti dalla guerra in Ucraina. La Polonia ne ha accolto più della metà, mentre l’Ungheria ne ha ospitate quasi mezzo milione, sempre secondo i dati dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati. Entrambi i paesi hanno rifiutato di essere obbligati ad accogliere i rifugiati dalla Siria e dall’Iraq dopo il 2015. Insomma, i numeri forniti da Frontex sono impietosi: oltre 18.300 gli attraversamenti rilevati per entrare in Europa senza autorizzazione attraverso i Balcani occidentali. Un dato più che raddoppiato nel primo trimestre del 2022, spinto in gran parte da esodo di siriani e afghani. E ancora: più di 5.100 tentativi sono stati fatti attraverso l’isola di Cipro, un incremento annuale di tre volte. Frontex ha anche aggiunto che il numero di migranti che hanno cercato di raggiungere la Gran Bretagna attraverso la Manica è quasi triplicato all’inizio del 2022 arrivando a 8.900 rispetto al primo trimestre dello scorso anno. A circa la metà di essi è stato però impedito di fare la traversata.