K metro 0 – Mosca – Putin ha diffidato Finlandia e Svezia dall’entrare nella Nato, sostenendo che la mossa non porterebbe stabilità all’Europa. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto ai giornalisti che “l’alleanza rimane uno strumento orientato al confronto”. La dichiarazione arriva mentre i funzionari della difesa degli Stati Uniti hanno detto che
K metro 0 – Mosca – Putin ha diffidato Finlandia e Svezia dall’entrare nella Nato, sostenendo che la mossa non porterebbe stabilità all’Europa. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto ai giornalisti che “l’alleanza rimane uno strumento orientato al confronto”. La dichiarazione arriva mentre i funzionari della difesa degli Stati Uniti hanno detto che l’invasione di Mosca in Ucraina è stato un “enorme errore strategico” che probabilmente porterà all’allargamento della Nato. I funzionari statunitensi si aspettano difatti che i vicini nordici facciano un’offerta per entrare nell’alleanza, potenzialmente già a giugno.
Gli analisti politici ritengono che Washington sostenga la mossa che vedrebbe l’alleanza occidentale crescere fino a 32 membri. I funzionari del Dipartimento di Stato americano hanno difatti rivelato la settimana scorsa che i leader della Nato e i ministri degli esteri di Helsinki e Stoccolma si sono ritrovati per parlare di questa possibilità. Prima di lanciare l’attacco all’Ucraina, la Russia aveva chiesto che l’alleanza accettasse di fermare qualsiasi futuro allargamento, ma la guerra ha portato al dispiegamento di più truppe Nato sul suo fianco orientale e a un aumento del sostegno pubblico per l’adesione svedese e finlandese.
I deputati finlandesi dovrebbero ricevere un rapporto sulla sicurezza dai funzionari dell’intelligence questa settimana, e il primo ministro Sanna Marin ha detto che si aspetta che il suo governo “terminerà la discussione prima della metà dell’estate” sull’opportunità di presentare una domanda di adesione. La Finlandia condivide difatti un confine di 1.340 km con la Russia ed è stata molto scossa dall’invasione dell’Ucraina; non solo, ha già accolto molti cittadini russi fuggiti da Mosca per cambiare vita nel paese nord europeo.
In sostanza, il partito socialdemocratico al potere in Svezia, che tradizionalmente si è opposto all’adesione alla Nato, ha dichiarato che sta ripensando questa sua posizione alla luce dell’attacco della Russia al suo vicino occidentale. Il segretario del partito Tobias Baudin ha riferito ai media locali che la revisione della Nato dovrebbe essere completata nei prossimi mesi.
“Quando la Russia ha invaso l’Ucraina, la posizione di sicurezza della Svezia è cambiata fondamentalmente”, ha affermato il partito socialdemocratico oggi. Ma Mosca è stata chiara nell’opporsi a qualsiasi potenziale allargamento dell’alleanza. Peskov ha avvertito che il blocco “non è quel tipo di alleanza che assicura pace e stabilità, e la sua ulteriore espansione non porterà ulteriore sicurezza al continente europeo”.
La settimana scorsa Peskov ha così dichiarato senza mezzi termini che la Russia avrebbe dovuto “riequilibrare la situazione” con misure proprie se Svezia e Finlandia avessero aderito alla Nato. E a febbraio Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, ha avvertito di “conseguenze militari e politiche” se i paesi entrassero nel Patto Atlantico. La Nato, si ricorderà, è stato formata nel 1949 per contrastare la minaccia dell’espansione sovietica, anche se dalla caduta del muro di Berlino un certo numero di paesi dell’Europa orientale precedentemente comunisti si sono uniti. Gli stati membri accettano così di venire in aiuto l’uno dell’altro nel caso di un attacco armato contro qualsiasi singolo stato membro. Nonostante le minacce, entrambi i paesi, Finlandia e Svezia, sono andati avanti con le loro offerte e hanno aumentato la spesa per la difesa. Lunedì, i capi dell’esercito a Helsinki hanno, infatti, annunciato un nuovo piano per stanziare 14 milioni di euro (10,88 milioni di sterline) per acquistare droni per l’esercito finlandese. E il mese scorso i funzionari svedesi hanno confermato che avrebbero aumentato la spesa per la difesa di tre miliardi di corone (317 milioni di dollari; 243 milioni di sterline) nel 2022.