K metro 0 – Mosca – Per i piani di pace in Europa orientale, resta centrale il ruolo della Turchia. Ankara, ha affermato il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, ha espresso la sua disponibilità a organizzare un vertice trilaterale con Vladimir Putin, Volodymir Zelensky e Recep Tayyip Erdogan. “Se si arriva a un accordo”,
K metro 0 – Mosca – Per i piani di pace in Europa orientale, resta centrale il ruolo della Turchia. Ankara, ha affermato il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, ha espresso la sua disponibilità a organizzare un vertice trilaterale con Vladimir Putin, Volodymir Zelensky e Recep Tayyip Erdogan. “Se si arriva a un accordo”, – ha sottolineato Cavusoglu “i Presidenti di Russia e Ucraina si incontreranno certamente e le due parti non escludono tale possibilità. E’ importante che accada, che sia in Turchia o in un altro Paese”.
Ieri il portavoce del Cremlino Dmitriy Peskov ha elogiato le relazioni di Mosca con Ankara, sottolineando che Ankara è una potenza regionale particolarmente significativa tra tutti gli Stati membri della NATO.
Peskov, in un’intervista alla televisione di stato bielorussa, ha toccato i rapporti con Ankara nell’ambito dei negoziati tra Russia e Ucraina che si terranno nella provincia nord-occidentale di Istanbul. Ha sottolineato che il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è un leader politico forte e ha definito la Turchia “una potenza regionale e un paese molto significativo”. “I nostri rapporti con la Turchia sono eccellenti”, ha proseguito, nonostante che ci sono punti di vista diversi sulle relazioni tra i due Paesi, e in alcuni punti le parti non si capiscono appieno.
“La Turchia è sempre stata una potenza regionale sufficientemente grande ed è membro della NATO da molti anni”, ha affermato. “Tuttavia, nonostante ciò, è diventata lo Stato più dominante tra gli Stati sovrani membri della NATO, soprattutto durante la presidenza di Erdogan. E questo Paese è un Paese che può permettersi il lusso di difendere i propri interessi”.
Ankara ha giocato un ruolo importante in Afghanistan a seguito del ritiro Usa, e nel Caucaso durante il conflitto Azero-Armeno, che ha visto una sua mediazione tra le parti e una sua apertura all’Armenia dopo decenni di rottura. Mentre sul piano dell’immigrazione, il governo Erdogan, è diventato un importante interlocutore per l’Europa, sia per l’accoglienza dei flussi di migranti e profughi da Medio Oriente e Asia occidentale, che per la prevenzione del terrorismo internazionale.
Recentemente Ankara è uscita dalla vecchia condizione di isolamento concludendo vari importanti accordi economici con gli EAU e l’Arabia Saudita.
La popolarità del Presidente Recep Tayyip Erdogan, è in continua crescita nel Caucaso e in tutto il Medio Oriente.