K metro 0 – Roma – E’ uscita ora in radio, e su tutti i maggiori digital-stores, “Magliana 80”, del musicista Mirko Valeri & I Via Greve. La canzone è stata scritta dai partecipanti al laboratorio di alfabetizzazione musicale all’interno della storica comunità di recupero per tossicodipendenti “Magliana ’80”: del quale laboratorio è divenuta inno
K metro 0 – Roma – E’ uscita ora in radio, e su tutti i maggiori digital-stores, “Magliana 80”, del musicista Mirko Valeri & I Via Greve. La canzone è stata scritta dai partecipanti al laboratorio di alfabetizzazione musicale all’interno della storica comunità di recupero per tossicodipendenti “Magliana ’80”: del quale laboratorio è divenuta inno ufficiale. Il laboratorio stesso, è stato gestito da Mirko Valeri & I Via Greve nell’ambito del progetto “Voci Periferiche”: partito già poco prima del Covid, e diretto a favorire l’aggregazione e l’inclusione sociale nelle periferie attraverso gli strumenti della musica e del teatro.
“Gli utenti della Comunità – chiarisce Mirko Valeri – sono stati protagonisti nel processo di composizione, realizzazione e incisione del brano. Un percorso di gruppo condiviso può raggiungere risultati straordinari, anche nella lotta alle tossicodipendenze”. Magliana ’80, infatti, è una cooperativa sociale romana che sin dagli anni ’80 svolge, in sinergia con enti pubblici e privati, attività inerenti la salvaguardia e la cura della salute, incentivando inoltre la battaglia contro i fenomeni dell’esclusione sociale, con particolare riguardo ai problemi delle tossicodipendenze, della lotta alla tratta di esseri umani, della migrazione e della povertà (nei primi anni ’80, si parlò parecchio di questa cooperativa insieme all’altra “Bravetta 80”, specializzata soprattutto nella lotta alle tossicodipendenze, coordinata dal medico – e poetessa – Franca Maria Catri, che chi scrive ha conosciuto e frequentato). Appunto a Magliana 80 sarà interamente devoluto il ricavato delle vendite del brano. “Riproponiamo l’inno – dichiara Germana Cesarano, responsabile della Comunità Magliana 80 – perché per due anni di pandemia non abbiamo potuto fare laboratori, cantare e abbracciarci. La musica è un veicolo di pace e di emozioni”.
L’inno, per la regia ed il montaggio di Simone Villani, è accompagnato dal videoclip ufficiale, girato all’interno della stessa Comunità: che sarà proiettato sabato 2 aprile, con inizio alle ore 17.30, presso la Chiesa Cristiana “La Gioia” di Via Pieve Fosciana (facendo partire il “Magliana 80 Social Tour”, con il patrocinio di Roma Capitale, Municipio XI Arvalia Portuense).
“Ognuno dei partecipanti al laboratorio di musica- spiega Mirko Valeri – ha dato il proprio contributo alla scrittura dell’inno, nella parte armonica, in quella melodica e nella stesura del testo. Gli utenti della comunità hanno inoltre preso parte all’esecuzione del brano, realizzando i cori in studio di registrazione. L’inno, volutamente semplice, vuole essere un manifesto di speranza e di accoglienza; gli intarsi elettronici mimano un respiro corale e l’apertura melodica, cercata dall’arrangiatore, si fa metafora di una rinascita esistenziale collettiva”.
Mirko Valeri – romano, all’anagrafe Mirko Visintin – studia inizialmente canto al Saint Louis College Of Music, e collabora coi compositori Antonio Rizzi, che diventerà poi il suo mentore artistico, e Antonio Iodice. Nel 2011 inizia a studiare presso la Scuola di Musica “Arvalia”, e intraprende un nuovo percorso didattico col mitico tenore Sergio Panajia, vincitore di importanti concorsi internazionali. Il progetto Mirko Valeri & I Via Greve è nato nel 2017 da un’idea di Valeri. Il richiamo è ad una delle strade della controversa zona della Magliana: intrappolata, ancora, suo malgrado, nella trama di un romanzo criminale che non le appartiene più. Oggi protagonista di iniziative finalizzate ad un importante processo di riqualificazione. questo quartiere romano fa da cornice alle vicende raccontate dalla band. Il progetto di Mirko e dei suoi “guerrieri” è musicale e sociale. e dà valore alla forma espressiva e creativa;la musica diventa lo strumento per tirare fuori l’autentica espressione dell’uomo e del cittadino.