K metro 0 – Berlino – Aeroporti di nuovo nel caos in Germania per lo sciopero degli addetti alla sicurezza in programma martedì. Un altro sciopero nel giro di pochi giorni che metterà a dura prova i viaggiatori, che dovranno verificare in anticipo, con la propria compagnia aerea se il volo è stato cancellato. L’astensione
K metro 0 – Berlino – Aeroporti di nuovo nel caos in Germania per lo sciopero degli addetti alla sicurezza in programma martedì.
Un altro sciopero nel giro di pochi giorni che metterà a dura prova i viaggiatori, che dovranno verificare in anticipo, con la propria compagnia aerea se il volo è stato cancellato.
L’astensione dal lavoro degli addetti alla sicurezza negli otto scali più importanti del paese (oltre al nuovo aeroporto di Berlino-Brandeburgo, aperto un anno e mezzo fa, anche quelli di, Francoforte, Brema, Amburgo, Hannover, Stoccarda, Düsseldorf, Colonia/Bonn) farà seguito allo “sciopero di avvertimento” della scorsa settimana.
Il 12 marzo gli addetti alla sicurezza degli otto hub tedeschi avevano incrociato le braccia, per 20 ore, fra le 4 del mattino e la mezzanotte di lunedì 13 marzo, provocando la cancella zione di centinaia di voli.
Lo sciopero di martedì, come quelli precedenti, è stato indetto dal sindacato Ver.Di (Vereinte Dienstleistungsgewerkschaft, Unione dei Sindacati del settore dei servizi) che conta 2 milioni di iscritti ed è il secondo sindacato tedesco più grande dopo quello dei metalmeccanici (IG Metall).
Lo scopo è la richiesta di un aumento salariale per gli addetti alla sicurezza. Ver.Di chiede 1 euro in più all’ora (la paga oraria è attualmente di 19 euro l’ora in media, con alcune aziende che pagano non più di 14 o 15 euro l’ora). Ma l’Associazione dei datori di lavoro delle compagnie di sicurezza aerea (BDLS) offre 38 centesimi.
Non sembrano distanze abissali. Ma in gioco c’è dell’altro. Gli addetti alla sicurezza sono dipendenti di ditte appaltatrici. Si discute perciò anche di precarietà dei contratti e del livellamento dei salari regionali verso l’alto e del divario retributivo che ancora si registra fra Est e Ovest del paese.
I negoziati riguardano 25.000 lavoratori a livello nazionale.
Lo sciopero degli hub tedeschi potrà avere ripercussioni anche su altri scali UE.
Gli “scioperi di avvertimento” arrivano prima del quinto round di colloqui tra sindacato e datori di lavoro fissato per giovedì.