K metro 0 – Antalia – “L’equilibrista Erdogan” così definito perché fa i giocoliere tra Putin e Biden e intrattiene buoni rapporti sia con Mosca che con l’Ucraina, si è un po’ sbilanciato durante il forum sulla diplomazia che si conclude oggi ad Antalya, in Turchia, dove pochi giorni fa si sono incontrati il ministro
K metro 0 – Antalia – “L’equilibrista Erdogan” così definito perché fa i giocoliere tra Putin e Biden e intrattiene buoni rapporti sia con Mosca che con l’Ucraina, si è un po’ sbilanciato durante il forum sulla diplomazia che si conclude oggi ad Antalya, in Turchia, dove pochi giorni fa si sono incontrati il ministro degli Esteri russo, Lavorv, e quello ucraino, Kuleba.
In questa occasione, Erdogan ha fortemente criticato il mondo occidentale per l’invasione russa della Crimea nel 2014, affermando che una risposta più forte avrebbe potuto impedire l’attuale guerra in Ucraina, riporta l’agenzia stampa turca Anadolu.
L’annessione della Crimea, ha detto il presidente turco, fu un atto considerato illegale dalla Turchia e dall’Assemblea generale del’ONU.
L’Ucraina venne abbandonata a se stessa in quella drammatica circostanza. Oggi, “la nostra speranza è che la moderazione e il buon senso prevalgano e le armi tacciano il prima possibile”, ha aggiunto.
Ma pur sostenendo la legittima resistenza degli ucraini, ha criticato gli ostracismi contro l’arte, la letteratura o gli artisti russi in Occidente, definendoli atteggiamenti “fascisti” inaccettabili.
Erdogan ha inoltre rilanciato il suo appello a riformare il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per renderlo più rappresentativo, una causa che ha sostenuto a lungo usando il motto: “Il mondo è più grande di cinque” (le cinque potenze nucleari che ne sono oggi membri permanenti). “Deve essere costruita una nuova architettura di sicurezza globale che proteggerà la pace in contrasto con lo status quo”.
Ma anche la diplomazia dovrebbe trasformarsi alla luce dell’esperienza ed essere impiegata anche per prevenire problemi e tensioni.
Erdogan ha sottolineato inoltre l’importanza del Forum di Antalya, come dimostra il fatto che il primo contatto ad alto livello tra Russia e Ucraina abbia avuto luogo qui, (giovedì 10 marzo) mentre la guerra era appena entrata nella sua terza settimana.
“Affinché la pace e la calma prevalgano nella nostra regione, continueremo a fare ogni sforzo, compreso l’esercizio dei poteri conferiti al nostro paese dalla Convenzione di Montreux”, ha affermato Erdogan.
La Convenzione di Montreux conferisce alla Turchia il controllo dello stretto del Bosforo e dei Dardanelli e regola il passaggio delle navi da guerra nel Mar Nero.
I tre giorni di incontri al vertice del Forum sulla diplomazia di Antalya hanno riunito partecipanti da 75 paesi, inclusi 17 capi di stato, 80 ministri e 39 rappresentanti di organizzazioni internazionali.