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La crisi ucraina sta minando la neutralità di Svezia e Finlandia

K metro 0 – Helsinki – Il sostegno all’adesione alla NATO nei due paesi scandinavi, tradizionalmente neutrali, è salito a livelli impensabili negli anni della Guerra Fredda e nei decenni successivi. Per un lungo periodo, nulla è stato in grado di persuadere finlandesi e svedesi che sarebbe stato meglio entrare a far parte della NATO. Fino

K metro 0 – Helsinki – Il sostegno all’adesione alla NATO nei due paesi scandinavi, tradizionalmente neutrali, è salito a livelli impensabili negli anni della Guerra Fredda e nei decenni successivi. Per un lungo periodo, nulla è stato in grado di persuadere finlandesi e svedesi che sarebbe stato meglio entrare a far parte della NATO. Fino ad ora…

Ma l’invasione russa dell’Ucraina ha cambiato profondamente le prospettive di sicurezza dell’Europa, anche per i due paesi nordici neutrali.

Svezia e Finlandia sono attualmente i paesi che forniscono più aiuti (militari, tecnici, umanitari) all’Ucraina. E pur rimanendo fuori dalla NATO, hanno sempre avuto rapporti di stretta collaborazione con questa organizzazione internazionale.

Dopo l’adesione all’Unione Europea nel 1995, hanno intensificato la cooperazione con la NATO consentendo, tra le altre cose, alle sue truppe di esercitarsi sul loro suolo. E hanno assicurato una stretta cooperazione militare con gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e la vicina Norvegia, membro della NATO.

Il 24 gennaio scorso, la ministra degli Esteri svedese Ann Linde e il suo omologo finlandese Pekka Haavisto hanno incontrato il Segretario generale della NATO Stoltenberg per discutere il progressivo peggioramento della crisi con l’Ucraina. E in quell’occasione Haavisto ha ricordato che la maggioranza dei cittadini non aveva espresso parere favorevole all’adesione alla NATO, pur continuando a sostenere una stretta collaborazione con l’Alleanza.

Ma il precipitare della crisi ucraina ha segnato una svolta. Un sondaggio YLE (la radiotelevisione di Stato finlandese) diffuso questa settimana ha mostrato che, per la prima volta, oltre il 50% dei finlandesi è favorevole alla NATO. In Svezia, un sondaggio simile ha mostrato che i favorevoli all’adesione sono più numerosi di quelli contrari. Nessuno dei due paesi aderirà all’Alleanza dall’oggi al domani. Il sostegno all’adesione sale e scende e non c’è una chiara maggioranza favorevole nei loro parlamenti.

Ma i segni di cambiamento da quando la Russia ha iniziato la l’invasione dell’Ucraina, la scorsa settimana, sono inequivocabili.

Svezia e Finlandia stanno inviando fucili d’assalto e armi anticarro a Kiev. Ed è la prima volta che la Svezia offre aiuti militari dal 1939, quando assistette la Finlandia contro l’Unione Sovietica.

Venerdì scorso, Maria Zakharova, portavoce del ministro degli Esteri russo, ha dichiarato: “Vediamo il mantenimento di una politica di non allineamento militare di Svezia e Finlandia come un fattore importante che contribuisce alla stabilità e alla sicurezza nell’Europa del Nord e in Europa nel suo insieme”. Ma ha aggiunto, preoccupata: “Non possiamo non notare gli sforzi della NATO e soprattutto degli Stati Uniti di coinvolgere la Finlandia e la Svezia nell’Alleanza”.

Una loro eventuale adesione alla NATO, ha dichiarato Putin, “porterebbe a gravi conseguenze politico-militari”. Ma Helsinki e Stoccolma, hanno sottolineato di non vedere “alcuna minaccia militare”.

La Svezia ha confermato la propria sovranità con parole ferme: “Voglio essere estremamente chiara: è la Svezia che decide in modo autonomo la sua linea di politica di sicurezza”, ha affermato il premier svedese Magdalena Andersson.

La Finlandia ha una storia di conflitti con la Russia, con la quale condivide un confine di 1.340 chilometri. I finlandesi hanno preso parte a molte guerre contro il loro vicino orientale per secoli, come parte del regno svedese e come nazione indipendente, di cui due contro l’Unione Sovietica nel 1939-40 e nel 1941-44.

Nel dopoguerra, tuttavia, la Finlandia ha intrecciato legami politici ed economici pragmatici con Mosca, rimanendo uno Stato cuscinetto neutrale tra Est e Ovest.

La Svezia ha evitato alleanze militari per più di 200 anni, scegliendo una via di pace dopo secoli di guerre con i suoi vicini.

Il sondaggio della radio-televisione finlandese ha mostrato che il 53% dei cittadini era favorevole all’adesione alla NATO, con solo il 28% contrario. Il sondaggio aveva un margine di errore di 2,5 punti percentuali e includeva 1.382 intervistati dal 23 al 25 febbraio. L’invasione della Russia è iniziata il 24 febbraio…

“Negli ultimi 25-30 anni – ha precisato Matti Pesu dell’Istituto finlandese per gli affari internazionali – le opinioni dei finlandesi sulla NATO sono state molto stabili. Ora le cose sembrano essere completamente cambiate”.

Nessun cambiamento simile nell’opinione pubblica, ha aggiunto, era stato registrato dopo la guerra del 2008 della Russia con la Georgia, né dopo l’annessione della Crimea nel 2014.

Anche in Svezia, da un sondaggio di fine febbraio commissionato dall’emittente pubblica SVT, è emerso che, per la prima volta, i favorevoli alla NATO (41%) superavano i contrari (35%).

Molti osservatori ritengono che Finlandia e Svezia potrebbero entrare nella NATO senza lunghi negoziati in pochi mesi.

Il presidente finlandese, Sauli Niinstö ha annunciato giovedì un suo incontro con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden alla Casa Bianca venerdì “per discutere dell’attacco russo all’Ucraina, degli effetti della guerra sul sistema di sicurezza europeo e della cooperazione bilaterale”.

Niinstö è uno dei pochi leader occidentali che ha mantenuto un dialogo costante con il presidente russo Vladimir Putin da quando è entrato in carica nel 2012. Ha un buon rapporto anche con Biden e i due leader hanno mantenuto stretti contatti durante tutta la crisi ucraina.

A dicembre, Biden ha chiamato Niinisto e si è detto soddisfatto della decisione della Finlandia di acquistare 64 caccia stealth (invisibii ai radarr) Lockheed Martin F-35A per sostituire i vecchi caccia F-18 del paese. Biden ha affermato che questa decisione favorirà lo sviluppo di legami militari più stretti tra Stati Uniti e Finlandia in futuro.

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