K metro 0 – Washington – L’ambasciatore russo negli Stati Uniti Anatoly Antonov ha dichiarato oggi, che la Russia, non sta cercando di invadere l’Ucraina e ha affermato che il Donbass fa parte dell’Ucraina. Lo ha dichiarato, durante un’intervista con la CBS. “Non c’è un’invasione, e le truppe russe si trovano nel territorio sovrano della
K metro 0 – Washington – L’ambasciatore russo negli Stati Uniti Anatoly Antonov ha dichiarato oggi, che la Russia, non sta cercando di invadere l’Ucraina e ha affermato che il Donbass fa parte dell’Ucraina. Lo ha dichiarato, durante un’intervista con la CBS.
“Non c’è un’invasione, e le truppe russe si trovano nel territorio sovrano della Russia”. Quindi “non stiamo cercando di conquistare nessun territorio di nessun paese. Il Donbass e Luhansk fanno parte dell’Ucraina”, ha detto Antonov. E ha avvertito: “vogliamo vedere garanzie legalmente vincolanti sulla sicurezza russa. (…) Non vogliamo vedere la prossima ondata l’espansione della NATO”, – il diplomatico ha sottolineato – che “la Nato non è una “Ong amante della pace”.
L’Osce ha convocato per domani una riunione straordinaria sulla crisi in Ucraina su richiesta di Kiev e per tentare una de-escalation. Lo ha detto all’agenzia di stampa Pap Pawel Jablonski, vice ministro degli Esteri della Polonia, che detiene la presidente dell’Osce.
Nel frattempo, i comandanti russi hanno ricevuto gli ordini per procedere con un’invasione dell’Ucraina, lo sostiene il giornalista responsabile per la sicurezza nazionale della Cbs, David Martin, secondo cui l’intelligence ritiene che “stiano facendo tutto quello che i comandanti americani farebbero se ricevessero l’ordine di procedere”.
Mentre nel Donbass si continua a sparare, con i separatisti filo-russi che accusano le forze di Kiev di avere ucciso due civili, i primi dalla ripresa dei combattimenti nella regione. Il presidente russo Vladimir Putin ha assicurato a quello francese Emmanuel Macron che le truppe di Mosca si ritireranno dalla Bielorussia una volta concluse le esercitazioni militari congiunte, che dovrebbero finire oggi. Lo ha detto l’Eliseo dopo la telefonata tra gli stessi Macron e Putin. La presidenza francese sottolinea tuttavia che le affermazioni di Putin dovranno “essere verificate”, poiché contraddicono quelle del governo di Minsk.