K metro 0 – Mosca – In una conferenza stampa congiunta, con il presidente bielorusso Aleksander Lukahensko, il presidente russo Vladimir Putin, si è detto anzi tutto convinto che l’Occidente imporrà le sanzioni contro la Russia “in ogni caso”. Mentre in relazione alla crisi Ucraina-Russia ha spiegato il capo del Cremlino, “tutto quello che Kiev deve fare è sedersi al tavolo dei negoziati con il Donbass e concordare una soluzione del conflitto”, definendo adeguate “misure politiche, militari, economiche e umanitarie. Prima è meglio è”.

“Il presidente bielorusso e io abbiamo convenuto che la garanzia per ripristinare la pace in Ucraina e per alleviare le tensioni sta nell’attuazione degli accordi di Minsk – ha proseguito Putin. Tuttavia, al momento “stiamo al contrario assistendo a un aggravarsi della situazione nel Donbass”.

Secondo Lukashenko, invece, per l'”irresponsabilità” dei leader occidentali l’Europa è “sull’orlo di un conflitto”. “Per la prima volta da decenni siamo sull’orlo di un conflitto che potrebbe coinvolgere l’intero continente”, dice. “Oggi vediamo – ha affermato Lukashenko – l”irresponsabilità” e “la follia di un certo numero di politici occidentali, le azioni dei Paesi vicini che sfidano la logica”.

Nel frattempo, Denis Pushilin, capo dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, sostenuto dalla Russia, ha annunciato oggi, l’evacuazione dei residenti della regione separatista nel sud-est della Russia in mezzo a un aumento dei bombardamenti.

Pushilin ha affermato sui social media, che la Russia ha accettato di fornire un alloggio alle persone che l’area del Donbas, e che le donne, i bambini e gli anziani dovrebbero i primi ad essere evacuati.