K metro 0 – Tokyo – Una nevicata intensa nelle regioni di Chugoku, Kinki, Tokai e Hokuriku oggi per il secondo giorno consecutivo, ha provocato la cancellazione di voli e notevoli ritardi nei servizi ferroviari. Interruzioni del traffico a causa di incidenti su strade ghiacciate si sono verificate, secondo quanto riferito da Fuji TV, anche
K metro 0 – Tokyo – Una nevicata intensa nelle regioni di Chugoku, Kinki, Tokai e Hokuriku oggi per il secondo giorno consecutivo, ha provocato la cancellazione di voli e notevoli ritardi nei servizi ferroviari. Interruzioni del traffico a causa di incidenti su strade ghiacciate si sono verificate, secondo quanto riferito da Fuji TV, anche lungo parti delle superstrade Tohoku, Meishin, Maizuru-Wakasa e Kanetsu. Japan Airlines e All Nippon Airways hanno cancellato più di 130 voli domenica e una quarantina oggi. Le compagnie ferroviarie giapponesi JR Central e JR West han comunicato che i servizi sulle linee Tokaido e Sanyo shinkansen sono stati ritardati, mentre 117 servizi di treni espressi nella regione settentrionale di Kinki sono stati soppressi a causa del maltempo.
Secondo la Japan Meteorological Agency è probabile che continui a nevicare intensamente fino a domani, con picchi previsti di 90 centimetri di neve a Hokuriku entro le 6 del mattino, 80 a Tokai e Kinki e 60 a Tohoku. L’agenzia meteo ha anche diramato avvisi per venti forti e valanghe. La neve pesante e le temperature gelide sono state causate da una massiccia massa d’aria polare con una temperatura di meno 50 gradi che investe in particolare il Giappone occidentale e centrale. E così, una nevicata record è stata registrata nelle 24 ore da domenica alle 6.30 di lunedì a Hikone, prefettura di Shiga (68 centimetri) e Asago, nella prefettura di Hyogo (71).
Nel frattempo, l’Agenzia per la gestione degli incendi e dei disastri e i funzionari della polizia locale stanno esortando i residenti nelle aree in cui c’è neve abbondante a prestare la massima attenzione a sgombrare la neve dal tetto. Per evitare che le case crollino sotto il peso della neve, in molti, infatti, compresi gli anziani, spesso usano una scala, ma perdono l’appoggio sui tetti innevati. La polizia ha raccomandato loro di non salire da soli, o se lo fanno, di legare una corda intorno alla vita e fissarla saldamente a una parte robusta del tetto.
Nel frattempo, un’altra crisi si abbatte sul Sol Levante. Più della metà delle famiglie monoparentali in Giappone ha difatti difficoltà finanziarie, mentre il 30% ha sperimentato di non potersi permettere il cibo, secondo i risultati della prima indagine governativa sulla povertà infantile.
Lo studio, che ha prodotto 2.715 risposte valide da studenti del secondo anno di scuola media e dai loro tutori, ha anche rilevato che solo il 34,4% dei bambini provenienti da famiglie monoparentali mira ad accedere all’istruzione terziaria o superiore, rispetto al 49,7% complessivo. Alla domanda sul loro stile di vita attuale, il 51,8% delle famiglie monoparentali ha risposto di avere un certo grado di difficoltà economiche, più del doppio del 25,3% del totale degli intervistati che ha detto lo stesso secondo lo studio condotto tra febbraio e marzo di quest’anno. La pandemia di coronavirus potrebbe anche aver esacerbato la situazione per le famiglie a basso reddito e monoparentali, secondo il rapporto dell’indagine. Il tasso di povertà infantile del Giappone è davvero alto rispetto ad altre grandi economie, attestandosi al 14,0% di coloro che hanno 17 anni o meno e vivono in famiglie con meno della metà del reddito medio nazionale disponibile, secondo un recente conteggio dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. In Germania si attesta, infatti, all’11,1%, in Canada all’11,4%, e 11,7% in Francia.