K metro 0 – Bruxelles – Lunedì non si vola. Uno sciopero di 24 ore ormai in programma paralizzerà la compagnia aerea Brussels Airlines. Nata nel novembre 2006 da una fusione con Virgin Express, che ha sede presso l’aeroporto di Bruxelles National, la compagnia di bandiera di un piccolo paese come il Belgio, ha una
K metro 0 – Bruxelles – Lunedì non si vola. Uno sciopero di 24 ore ormai in programma paralizzerà la compagnia aerea Brussels Airlines.
Nata nel novembre 2006 da una fusione con Virgin Express, che ha sede presso l’aeroporto di Bruxelles National, la compagnia di bandiera di un piccolo paese come il Belgio, ha una rilevanza internazionale. Offre infatti più di 90 destinazioni fra Europa, Nord America e Africa. E fa parte di Star Alliance, la più grande alleanza globale di compagnie aeree del mondo, con sede a Francoforte sul Meno.
Venerdì il ministro del Lavoro belga, Pierre-Yves Dermagne, ha invitato la direzione e i sindacati di Brussels Airlines a riprendere un dialogo, che però non è andato a buon fine. Lo sciopero, con suo grande rammarico, è stato confermato. E si svolgerà dalle 5 del mattino di lunedì 20 dicembre.
Brussels Airlines ha inviato ai sindacati una lettera di costituzione in mora esortandoli a cancellare lo sciopero previsto per lunedì. E minaccia di far subire loro il peso dell’impatto finanziario di un’azione del genere: un danno stimato in 2,5 milioni di euro per la cancellazione di 116 voli. Una mossa che ha suscitato la collera dei sindacati che l’hanno denunciata come “una dichiarazione di guerra” e una violazione del diritto di sciopero.
Il fronte sindacale comune chiede il rispetto degli accordi firmati all’inizio del 2021 e denuncia condizioni di lavoro “insostenibili”: non rispetto dei tempi di riposo, squilibrio tra vita lavorativa e vita privata, combinazioni di voli troppo stressanti. I dipendenti della compagnia, insomma, si sentono maltrattati da mesi e si sono regolarmente attivati per tentare di convincere la direzione a migliorare le condizioni di lavoro.
La crisi sanitaria ha duramente colpito il settore dell’aviazione civile. Ma nonostante i suoi addetti abbiano accettato riduzioni di stipendio e aumentato la loro produttività”, la direzione non ha applicato gli accordi pattuiti ormai da quasi un anno, denunciano i sindacati in un comunicato.
“Il personale è stremato” ha detto Olivier Van Camp del sindacato socialista BBTK/Setca, attribuendo la responsabilità dei mancati accordi interamente alla direzione di Lufthansa, società madre di Brussels Airlines.
Nel corso della giornata i sindacati hanno respinto così la diffida inviata loro dalla direzione della compagnia confermando lo sciopero di 24 ore previsto per lunedì.
Abbiamo inviato due preavvisi di sciopero, conuna procedura del tutto legale, ha aggiunto Paul Buekenhout, del sindacato cristiano ACV Puls/CNE.
Anche Tim Roelandt, rappresentante del sindacato di tendenza liberale ACLVB/CGSLB, ha confermato l’adesione allo sciopero prossimo venturo. E si rammarica che ora tutta l’attenzione sia concentrata su questo scontro tra management e sindacati “invece di risolvere i problemi reali dei lavoratori”.
Ma la direzione, pur confermando che i sindacati non hanno annullato lo sciopero, non vuole commentare ulteriormente il conflitto in atto. Ci preoccupiamo soprattutto per i passeggeri, ha fatto sapere il suo portavoce, in modo che lunedì non sia una giornata troppo caotica per loro.
La direzione ha chiesto agli assistenti di volo chi era disposto a lavorare e chi no. Vede ancora una qualche possibilità d’intesa e si aspetta che metà dei voli programmati vengano mantenuti.
Dei 12.500 passeggeri previsti, 3.500 prenotazioni hanno dovuto essere cancellate, ha detto venerdì un portavoce della compagnia aerea.
Per queste cancellazioni, è già stata trovata una soluzione per alcuni viaggiatori, come la riprenotazione di un volo da un’altra compagnia del gruppo Lufthansa.
Leggi anche:
Scuola bus, il disservizio e la condanna al ritardo degli studenti, da Roma a Milano