K metro 0 – Cosenza – Le operazioni di trasporto del manufatto lapideo, dal Comune di Scigliano ad Altilia,in provincia di Cosenza, sono state curate alla presenza della Dott.ssa Verbicaro, archeologo, e dal nucleo dei Carabinieri, tutela patrimonio culturale di Cosenza. L’evento, sarà inaugurato con una pubblica iniziativa alla presenza del Sovrintendente di Cosenza e
K metro 0 – Cosenza – Le operazioni di trasporto del manufatto lapideo, dal Comune di Scigliano ad Altilia,in provincia di Cosenza, sono state curate alla presenza della Dott.ssa Verbicaro, archeologo, e dal nucleo dei Carabinieri, tutela patrimonio culturale di Cosenza. L’evento, sarà inaugurato con una pubblica iniziativa alla presenza del Sovrintendente di Cosenza e di altre autorità.
Si tratta di un manufatto di epoca romana, rinvenuto il 23 marzo scorso sull’argine del Savuto, è un prezioso oggetto, un cilindro del peso di 300 kg, risalente al II secolo a.C. Il reperto si trovava sotto al “Ponte di Annibale” in località Sant’Angelo.
Il Sindaco del comune di Altilia, Pasquale De Rose, ha voluto assistere personalmente alle operazioni di ritiro del reperto archeologico, recandosi nel Comune di Scigliano a prelevare il manufatto, accompagnato dal Vigile urbano e dai collaboratori del Comune, mentre una ditta locale ha messo a disposizione un mezzo con la Gru.
Ad accogliere il reperto, nello splendido e architettonico Palazzo Municipale, altri Amministratori locali e, soprattutto, tantissimi giovani. Una testimonianza di quanta attenzione hanno dato i giovani, unitamente alla popolazione di Altilia, affinchè il ritrovamento del manufatto tornasse in questo territorio, un giusto e sacrosanto diritto rivendicato dal Sindaco con tenacia. L’istanza e le sollecitazioni sono state accolte positivamente dagli organi preposti, quello dei Carabinieri e della Sovrintendenza.
Il Sindaco ha rivolto, in direzione di questi organismi Istituzionali, apprezzamenti e gratitudine per il servizio svolto con impegno, dimostrando una particolare sensibilità per la custodia e la tutela di un bene che appartiene al patrimonio della Calabria. Il reperto, in via provvisoria, è stato sistemato in un locale messo in sicurezza, in attesa di una sistemazione definitiva e sarà messo a disposizione di quanti volessero visitarlo in un museo all’aperto nell’atrio del Municipio.
Intanto il primo cittadino di Altilia ha dato incarico a Docenti Universitari di effettuare ulteriori verifiche alla ricerca di altri riferimenti archeologici. L’esecutivo Comunale ha approvato un progetto turistico , religioso e culturale da presentare alla Regione e al Ministro dei beni culturali: un progetto aperto al contributo di altri Comuni, per consentire una rete affinchè si possano valorizzare tutte le risorse di questo comprensorio.
“Si potrà guardare con fiducia al futuro, realizzando opere nell’interesse esclusivo della comunità . Una “cultura del fare” che nel nostro Comune – ha dichiarato De Rose – sta garantendo serie opportunità di lavoro per i giovani, non solo per la Comunità di Altilia ma anche per altre realtà del comprensorio.