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Francia, presidenziali 2022: i politici affilano gli artigli per la corsa all’Eliseo

Francia, presidenziali 2022: i politici affilano gli artigli per la corsa all’Eliseo

K metro 0 – Parigi – Migliaia di sostenitori del candidato presidenziale francese di estrema destra Éric Zemmour, si sono riuniti domenica fuori Parigi per la sua prima manifestazione ufficiale della prossima campagna per la corsa all’Eliseo. Massima allerta della polizia per il rischio di scontri tra i suoi sostenitori e gli attivisti e gli

K metro 0 – Parigi – Migliaia di sostenitori del candidato presidenziale francese di estrema destra Éric Zemmour, si sono riuniti domenica fuori Parigi per la sua prima manifestazione ufficiale della prossima campagna per la corsa all’Eliseo. Massima allerta della polizia per il rischio di scontri tra i suoi sostenitori e gli attivisti e gli anarchici di estrema sinistra. Infatti, un gruppo di manifestanti antirazzisti ha fatto irruzione all’evento, e ne è nato un parapiglia, le cui immagini stanno facendo il giro dei social.

L’ex giornalista, annunciando la creazione del suo nuovo partito, chiamato “Reconquest”, ha evocato alcuni leit-motiv della sua campagna politica di “grande aggregazione” (o che almeno così si presenta), tra cui “immigrazione zero”, “la cultura del merito e dello sforzo” a scuola, o l’uscita della Francia dal comando militare della NATO. Circa 19.000 persone si sono iscritte all’evento, secondo gli organizzatori, che ha portato Zemmour, a scambiare una sala da concerto con uno spazio espositivo di maggiore capacità nel sobborgo di Villepinte (Seine-Saint-Denis). a nord-est della capitale.

Zemmour, autore e opinionista televisivo di 63 anni, condannato per incitamento all’odio razziale, diventa il principale contendente per sfidare Marine Le Pen, leader del più affermato partito Nazionale di estrema destra, per un posto al secondo turno contro il presidente Emmanuel Macron.

Sventolando bandiere francesi e cantando “Zezu President!” seguito dall’inno nazionale, La Marsigliese, i sostenitori di Zemmour hanno proclamato che la sua candidatura anti-immigrazione avrebbe assicurato “che la Francia rimanesse francese”. Il raduno di oggi, è stato anche un’occasione per Zemmour di riprendere forza dopo l’inceppamento nei sondaggi d’opinione al suo drammatico ingresso nella politica francese a settembre.

C’è un malessere in Francia, una crisi di civiltà e problemi di sicurezza – e per ora è l’unico con il coraggio di affrontare questi problemi con chiarezza”, ha detto Jacques Ohana, un chirurgo parigino di 65 anni, che ha osservato che – come Zemmour – ha origini nordafricane, riporta l’Afp.

La polizia antisommossa si è ammassata fuori dall’arena e ha perquisito le borse delle persone al loro arrivo. A Parigi, poche centinaia di persone hanno marciato per protestare contro una candidatura denunciata come razzista e che crea divisioni. “È importante dimostrare che non lasceremo che il fascismo prenda piede”, ha detto all’AFP Simon Duteil, portavoce del sindacato Solidaires.

Zemmour ha girato in lungo e in largo per il paese organizzando eventi promozionali per il suo ultimo libro – “La Francia non ha detto la sua ultima parola” – che è servito, anche come tour pre-campagna, indirettamente camuffato.

I sondaggi mostrano che gli elettori attualmente credono che Marine Le Pen, il leader del partito di estrema destra, sarebbe un presidente più competente di Zemmour, che è considerato molto controverso e arrogante da una larga maggioranza. Gli ultimi sondaggi suggeriscono che sarebbe eliminato al primo turno se le elezioni si tenessero ora, con Macron che dovrebbe vincere prima di Le Pen; ma gli analisti avvertono che il risultato rimane molto incerto.

Intanto, il candidato presidenziale “ribelle”, Jean-Luc Mélenchon, sempre oggi ha mobilitato i suoi attivisti contro la destra e l’estrema destra, durante il suo primo incontro elettorale, a La Défense (Hauts-de-Seine). All’Espace Grande Arche, in due spazi diversi, ha riunito circa 4.500 persone, secondo La France insoumise, chiamandole alla “lotta” contro la destra. “La Francia non è l’estrema destra”, ha proclamato il candidato a La Défense. “La Francia è sicurezza sociale, sanità pubblica, scuola, ricerca, condivisione”.

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Nizar Ramadan
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