K metro 0 – Dubai – Il ministro della Difesa francese Florence Parly ha definito l’accordo “storico” in un tweet e aggiunto che ha contribuito “direttamente alla stabilità regionale”. Gli Emirati Arabi Uniti hanno firmato oggi un accordo per 80 jet da combattimento Rafale di fabbricazione francese, il più grande ordine internazionale mai fatto per
K metro 0 – Dubai – Il ministro della Difesa francese Florence Parly ha definito l’accordo “storico” in un tweet e aggiunto che ha contribuito “direttamente alla stabilità regionale”. Gli Emirati Arabi Uniti hanno firmato oggi un accordo per 80 jet da combattimento Rafale di fabbricazione francese, il più grande ordine internazionale mai fatto per gli aerei da guerra. Una commessa siglata direttamente da Eric Trappier, direttore generale dell’azienda aeronautica francese Dassault Aviation, mentre Macron teneva colloqui con il principe ereditario di Abu Dhabi, Mohammed bin Zayed al-Nahyan, nel suo primo giorno di visita nel Golfo.
Con quest’accordo gli Emirati Arabi Uniti seguono dunque l’esempio del rivale del Golfo, il Qatar, che ha acquistato 36 esemplari, e l’Egitto, che ne ha ordinati 24 nel 2015 e 30 all’inizio di quest’anno.
Gli Emirati Arabi Uniti, uno dei più grandi clienti dell’industria della difesa francese, hanno anche concordato l’acquisto di 12 elicotteri da trasporto militare Caracal. “Questo è un risultato della partnership strategica tra i due paesi, consolidando la loro capacità di agire insieme per la loro autonomia e sicurezza”, ha riferito la presidenza francese. La Francia ha detto che l’accordo per i jet e gli elicotteri vale circa 17 miliardi di euro.
Le azioni di Dassault sono salite di colpo del 6% dopo l’annuncio. Gli aerei modello F4, con un programma di sviluppo da 2 miliardi di euro, che dovrebbe essere completato nel 2024, saranno consegnati dal 2027. I negoziati per i caccia Rafale sono andati avanti per più di un decennio, con Abu Dhabi che aveva pubblicamente respinto l’offerta della Francia di fornire 60 aerei nel 2011 come “non competitiva e impraticabile”. Da allora il Rafale ha fatto breccia sul mercato internazionale nonostante la concorrenza degli Stati Uniti e di altri produttori europei. Ora ha sei clienti stranieri tra cui Qatar, India, Egitto, Grecia e Croazia.
Gli Emirati Arabi Uniti erano già il quinto maggiore cliente per l’industria della difesa francese con 4,7 miliardi di euro dal 2011-2020, secondo un rapporto parlamentare. Parigi ha inoltre una base militare permanente nella capitale emiratina. Fonti della difesa dicono che il Rafale sostituirebbe la flotta Mirage ed è però improbabile che sostituisca l’F-35 americano, dato che gli Emirati Arabi Uniti continuano a coprire la loro sicurezza con due grandi fornitori, Francia e Stati Uniti.
La visita di Macron negli Emirati Arabi Uniti fa parte di un viaggio di due giorni nel Golfo che include fermate in Qatar e in Arabia Saudita.
Con questo accordo esulta dunque il comparto transalpino per il parziale recupero della perdita sul fronte sottomarino dopo il contratto sfumato con l’Australia. Lo scorso maggio era stata ufficializzata la vendita all’Egitto di 30 Rafale (per circa 3,75 miliardi di euro), da aggiungere a quella del 2015 per 24 caccia della stessa tipologia. A gennaio scorso, invece, era stata la volta della vendita di 18 velivoli alla Grecia per circa 2,5 miliardi. Stando agli analisti, l’obiettivo sarebbe quello di potenziare il ruolo francese nel contesto del Mediterraneo orientale e contenere le ambizioni di Recep Erdogan.