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Diritti umani: l’India usa l’antiterrorismo per arrestare un attivista

Diritti umani: l’India usa l’antiterrorismo per arrestare un attivista

K metro 0 – New Delhi – Khurram Parvez, attivista per i diritti umani del Kashmir, è stato arrestato lunedì sera, dalle autorità antiterroristiche indiane. Stando a documenti ottenuti dal The Washington Post, l’uomo è accusato di aver raccolto finanziamenti nell’ottica di perpetrare azioni secessioniste. Fino al 2019 il Kashmir ha potuto vantare un’amministrazione semiautonoma,

K metro 0 – New Delhi – Khurram Parvez, attivista per i diritti umani del Kashmir, è stato arrestato lunedì sera, dalle autorità antiterroristiche indiane. Stando a documenti ottenuti dal The Washington Post, l’uomo è accusato di aver raccolto finanziamenti nell’ottica di perpetrare azioni secessioniste. Fino al 2019 il Kashmir ha potuto vantare un’amministrazione semiautonoma, finché il Governo centrale ha annullato unilateralmente il suo status speciale.

Parvez, 44 anni, è il coordinatore del programma per la Jammu Kashmir Coalition of Civil Society, o JKCCS, un gruppo che per decenni ha monitorato e indagato sulle violazioni dei diritti umani, comprese questioni come fosse comuni e abusi da parte delle forze di sicurezza indiane, in Kashmir, una regione a maggioranza musulmana rivendicata dall’India e dal Pakistan.

Nel 2016, a Parvez è stato impedito di lasciare il Paese per partecipare a una sessione del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra, dove avrebbe dovuto presentare un rapporto sulle violazioni dei diritti in Kashmir. In seguito è stato incarcerato per quelle che le autorità hanno descritto come attività a sostegno dei separatisti. Un tribunale lo ha liberato dopo più di due mesi di carcerazione, definendo la sua detenzione “illegale” e “abuso di potere”.

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Nizar Ramadan
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