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Gli Stati Uniti sanzionano l’azienda israeliana di Pegasus

Gli Stati Uniti sanzionano l’azienda israeliana di Pegasus

K metro 0 – Washington – L’amministrazione Biden ha annunciato oggi sanzioni e nuovi limiti all’esportazione di tecnologie della NSO Group, la società israeliana che produce il software spia Pegasus, comunicando che i suoi strumenti sono stati utilizzati per “condurre la repressione transnazionale“. Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha precisato che NSO Group

K metro 0Washington – L’amministrazione Biden ha annunciato oggi sanzioni e nuovi limiti all’esportazione di tecnologie della NSO Group, la società israeliana che produce il software spia Pegasus, comunicando che i suoi strumenti sono stati utilizzati per “condurre la repressione transnazionale“. Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha precisato che NSO Group e altre tre aziende sono state aggiunte alla lista di quelle limitate nell’esportazione agli States nei componenti e tecnologia. Una decisione maturata dall’amministrazione Biden per promuovere i diritti umani nella politica estera degli Stati Uniti.

“Gli Stati Uniti sono impegnati a utilizzare severi controlli sulle esportazioni per individuare le aziende che sviluppano, trafficano o utilizzano tecnologie contro la sicurezza informatica dei membri della società civile, dissidenti, funzionari governativi e organizzazioni qui e all’estero“, ha affermato il segretario al commercio degli Stati Uniti Gina Raimondo. L’annuncio è stato un altro duro colpo al NSO Group, al centro di rapporti di un consorzio di media all’inizio di quest’anno: lo strumento spyware Pegasus della società è stato difatti utilizzato in diversi casi di successo o tentativi di hacking del telefono di dirigenti aziendali, attivisti dei diritti umani e altri in tutto il mondo. E come aveva scritto Kmetro0 lo scorso 29 luglio (https://kmetro0.it/2021/07/29/pegasus-israele-fara-chiarezza-sul-software-che-ha-spiato-macron/), sarebbe stato usato per spiare il presidente francese Emmanuel Macron.

Pegasus si infiltra difatti nei telefoni per catturare i dati personali e di localizzazione e controlla i microfoni e le telecamere dello smartphone. I ricercatori hanno rilevato diversi esempi di strumenti di NSO Group che utilizzano i cosiddetti exploit “zero click”: essi infettano i telefoni cellulari mirati senza alcuna interazione dell’utente.

Intanto, Facebook ha avviato una causa a NSO Group in un tribunale federale degli Stati Uniti per aver presumibilmente preso di mira circa 1.400 utenti del suo servizio di messaggistica criptata WhatsApp con spyware molto sofisticati.

La società israeliana ha così assunto importanti ex funzionari statunitensi e società di pubbliche relazioni per supportare la sua immagine negli ultimi anni. Stewart Baker, un avvocato di cybersecurity ed ex consigliere generale della National Security Agency, ha detto che “resta da vedere quanto grande sarà l’impatto dell’annuncio delle sanzioni sulla stabilità e sopravvivenza a lungo termine del NSO Group, potrebbe avere solo ub valore simbolico, ma nient’altro”.

Un’altra azienda israeliana di spyware, Candiru, è stata aggiunta alla “black list“. A luglio Microsoft ha dichiarato di aver bloccato gli strumenti sviluppati da Candiru utilizzati per spiare più di 100 persone in tutto il mondo, tra cui politici, attivisti dei diritti umani, giornalisti, accademici e dissidenti politici. Un’importante azienda russa, Positive Technologies, e la Computer Security Initiative Consultancy, con sede a Singapore, sono state aggiunte alla lista nera per il traffico di “strumenti informatici utilizzati per ottenere l’accesso non autorizzato ai sistemi IT, ha detto il dipartimento. Non sono così mancate le sanzioni e restrizioni – sin dall’inizio del 2021 su Positive Technology, che ha una rilevanza internazionale e partnership con pesi massimi dell’information technology come Microsoft e IBM.

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