K metro 0 – Budapest – Decine di migliaia di sostenitori del Primo Ministro ungherese, Viktor Orbán, hanno sfilato oggi per le strade di Budapest per commemorare la rivolta antisovietica del 1956, con una manifestazione a sostegno del governo di destra. I manifestanti hanno marciato lungo il Danubio verso il centro della capitale ungherese, dove
K metro 0 – Budapest – Decine di migliaia di sostenitori del Primo Ministro ungherese, Viktor Orbán, hanno sfilato oggi per le strade di Budapest per commemorare la rivolta antisovietica del 1956, con una manifestazione a sostegno del governo di destra.
I manifestanti hanno marciato lungo il Danubio verso il centro della capitale ungherese, dove il premier Viktor Orbán ha tenuto un discorso; – il premier ha affermato che, – non si tratta soltanto di ricordare la spinta rivoluzionaria di una terra che non si è mai piegata alla propaganda e ai carri armati comunisti. E ha aggiunto: “Noi crediamo in un’Ungheria forte e indipendente”, ha dichiarato Orban. “Noi difendiamo anche oggi la nostra nazione. Difendiamo i nostri figli, la nostra cultura, le nostre tradizioni, la nostra famiglia. Oggi come nel 1956, domani come oggi”.
Uno degli organizzatori Laszlo Csizmadia, prima dell’inizio della marcia ha detto all’AP, vogliamo mostrare la sovranità ungherese – quello di oggi è anche un messaggio – all’Europa, dal cuore dell’Europa.
Katalin Novák, ministro ungherese della Famiglia, ha scritto su Twitter, “la nostra storia millenaria ci ha insegnato a lottare per la nostra libertà”.
Il governo di Orbán e del partito nazionalista Fidesz, che dal 2010 domina il parlamento ungherese con una maggioranza assoluta, considerato da molti ultra-nazionalista è diventato bersaglio di critiche e pressioni interne e internazionali.
La scorsa settimana, sei partiti di opposizione ungheresi hanno annunciato un candidato comune per le elezioni, che si terranno ad aprile 2022, con l’intento di vincere contro Viktor Orbán.
L’indipendente e conservatore, Péter Márki-Zay, ha vinto il secondo turno delle primarie della coalizione di opposizione, sconfiggendo la candidata in testa al primo turno, Klara Dobrev, sostenuta dalla Coalizione democratica (Dk) e moglie dell’ex premier Ferenc Gyurcsany.
La speranza della coalizione dei partiti della minoranza ungherese è che il profilo di Zay possa apparire appetibile tanto all’elettorato di sinistra quanto a quello più moderato. Marki-Zay ha promesso durante la sua campagna di lottare contro la corruzione e condivide con Dobrev il desiderio di smantellare la “democrazia illiberale” di Orbán.
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