K metro 0 – Varsavia – Oggi a Varsavia migliaia di persone, hanno manifestato contro i respingimenti dei migranti e rifugiati al confine con la Bielorussia. “Stop tortura al confine” e “Nessuno è illegale”, hanno gridato i manifestanti, criticando la politica adottata dalle autorità, in quanto coloro che vengono respinti corrono il rischio di morire
K metro 0 – Varsavia – Oggi a Varsavia migliaia di persone, hanno manifestato contro i respingimenti dei migranti e rifugiati al confine con la Bielorussia.
“Stop tortura al confine” e “Nessuno è illegale”, hanno gridato i manifestanti, criticando la politica adottata dalle autorità, in quanto coloro che vengono respinti corrono il rischio di morire congelati alla frontiera. I manifestanti sventolavano bandiere fatte con coperte termiche che ricordano le dure condizioni alle quali vengono esposti i profughi, costretti a nascondersi nei boschi. Infatti, negli ultimi mesi sette persone hanno perso la vita al confine orientale dell’UE.
Il parlamento polacco ha votato giovedì una mozione a favore dei respingimenti.
La Polonia intende fortificare, in maniera permanente, il proprio confine con la Bielorussia, per fermare la crescente ondata di migranti. Il ministro dell’Interno Mariusz Kaminski ha annunciato che le barriere di filo spinato alte 2 metri e mezzo erette ad agosto dall’esercito saranno rinforzate con una barriera “solida”, attrezzata con sistemi di sorveglianza e rilevatori di movimento. Inoltre, è stato imposto il divieto ai giornalisti e alle organizzazioni umanitarie di accedere all’intero della zona di confine lunga circa 400 chilometri.
Varsavia accusa la Minsk di spingere di proposito i migranti all’interno dei confini Ue, in risposta alle sanzioni contro il suo governo.
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