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L’Ordine dei giornalisti al voto. In Lombardia sono 20 mila

L’Ordine dei giornalisti al voto. In Lombardia sono 20 mila

K metro 0 – Milano – Ventimila giornalisti lombardi tra pubblicisti e professionisti, sono pronti al voto per il rinnovo delle cariche nei Consigli nazionali e regionali dell’Ordine. Si voterà nei seguenti giorni: mercoledì 20 e giovedì 21 ottobre in forma telematica (dalle 10 alle 20); domenica 24 ottobre in presenza al seggio di Milano

K metro 0 – Milano – Ventimila giornalisti lombardi tra pubblicisti e professionisti, sono pronti al voto per il rinnovo delle cariche nei Consigli nazionali e regionali dell’Ordine. Si voterà nei seguenti giorni: mercoledì 20 e giovedì 21 ottobre in forma telematica (dalle 10 alle 20); domenica 24 ottobre in presenza al seggio di Milano presso l’Hotel Hilton di via Galvani (dalle 10 alle 18). Tra i partecipanti alle elezioni, a rendere noto il programma e i candidati è stata la lista “ContrOrdineColleghi”. Pubblichiamo il testo che ci è stato inviato in redazione.

Coraggio, innovazione, solidarietà: per costruire il giornalismo del futuro
La pandemia ha messo ancora più in luce e ha sottolineato il ruolo fondamentale e imprescindibile dell’informazione, soprattutto di quella locale, ma ha anche dimostrato come non sia più rimandabile una profonda riforma della nostra professione, che deve avere come fondamento l’unità della categoria e dei suoi enti, ma anche rivendicare e definire maggiore autonomia e indipendenza per continuare a garantire una informazione puntuale, corretta e plurale.

L’Ordine che vogliamo

L’Ordine deve essere espressione di una professione rinnovata e non il mero custode dell’Albo, la cui revisione va fatta ma con attenzione, tenendo conto delle diverse situazioni territoriali. Vogliamo un Ordine che sia sempre di più al fianco dei colleghi minacciati e prevaricati nell’esercizio della professione, che stabilisca rapporti con le istituzioni più solidi e stabili e che sia aperto alla società civile con momenti di dibattito e confronto per rilanciare la considerazione collettiva del ruolo e dell’importanza della professione giornalistica.

Una legge che tenga presente i nuovi profili professionali

È indispensabile una nuova legge che aggiorni e integri quella di 58 anni fa. L’ammodernamento della professione passa sicuramente dalla riforma dell’accesso, ma la nuova legge deve innanzitutto riconoscere il lavoro giornalistico in tutte le sue declinazioni, tutelando ogni percorso professionale, previdenziale e formativo. Si stanno affermando nuovi linguaggi, nuovi canali e nuove figure e profili professionali che devono essere inquadrati e riconosciuti, in particolare nel campo dei social media e delle numerose e nuove piattaforme multimediali. Vi sono sempre più «giornalisti di fatto» ai quali va consentito l’ingresso nella professione a fronte di adeguati percorsi formativi e del rispetto della deontologia (pensiamo a chi svolge funzioni di ufficio stampa nelle forze dell’ordine o in molti enti della pubblica amministrazione, ma anche a chi è impegnato nel giornalismo digitale). Fondamentale sarà in quest’ottica procedere alla revisione della legge 150/2000 dedicata agli uffici stampa, introducendo per gli Enti locali, anche in forma associata, l’obbligo e non solo la possibilità di avvalersi della collaborazione dei giornalisti per l’attività di comunicazione e ridefinendo i parametri della figura del portavoce. Da subito, però, l’Ordine deve accompagnare l’allargamento della base contributiva dell’Inpgi ridefinendo il perimetro della professione e aprendo le porte anche ai nuovi profili digitali.

Il rapporto col sindacato e la formazione

L’Ordine deve stringere una forte sinergia con il sindacato per garantire la dignità del lavoro giornalistico in tutte le sue forme, con attenzione prioritaria alla definizione dell’equo compenso, alla difesa dei colleghi non contrattualizzati, al contrasto alla precarietà e ai problemi del lavoro autonomo. La stessa sinergia va messa in campo sul tema della formazione continua che non può essere solo quella prevista dalle norme di legge, ma deve essere professionalmente qualificante, cosa che oggi non è. Sulla formazione va radicalmente modificato il modo di operare dell’Ordine, in particolare a livello regionale lombardo, consapevoli che la formazione, prima ancora che un dovere, è un diritto, e pertanto l’accesso deve essere garantito in modo gratuito: oggi troppo pochi sono i corsi gratuiti promossi e organizzati in Lombardia dall’Ordine regionale.

Deontologia
Lo stop alle querele temerarie e la modifica delle norme sulla diffamazione devono essere obiettivi da perseguire in stretto accordo con gli altri enti di categoria per difendere la libertà d’informazione. Ma allo stesso tempo ci impegniamo a promuovere un’informazione attenta e rispettosa, rafforzando la vigilanza contro la commistione con la pubblicità per tutelare la qualità dell’informazione, la professionalità e il lavoro dei giornalisti. Va anche rafforzato il ruolo della funzione disciplinare dell’Ordine con l’obiettivo di favorire il rispetto delle regole deontologiche e sostenendo la creazione di un Giurì dell’informazione. Il Consiglio di Disciplina deve pertanto concentrare la sua azione sulla deontologia senza disperdere energie nel cercare di giudicare fatti ed episodi che spesso attengono invece a semplici e normali diatribe tra colleghi.

Tutela del copyright e sostegni all’editoria

In accordo con Fnsi, editori e tutti gli altri soggetti coinvolti, occorre avviare un’azione fortissima per ottenere dal Governo italiano l’applicazione dell’articolo 15 della Direttiva europea sul Copyright. E occorre ridefinire le forme di sostegno all’informazione e al pluralismo legandole all’innovazione, all’incremento e alla stabilità del lavoro giornalistico e all’osservanza della deontologia.

Consiglio Regionale professionisti
CHIARELLO LUIGI AGOSTINO (ITALIAOGGI)
GALIMBERTI GIUSEPPINA (FAMIGLIA CRISTIANA)
GALLIZZI GIUSEPPE (GIA’ CORRIERE DELLA SERA)
MINEO FRANCESCA (FREELANCE)
MISCEO ANNALISA (FREELANCE)
PATARGA ALAN (MEDIASET)
Consiglio Regionale pubblicisti
BRAMBILLA PAOLO (TRENDIEST NEWS)
CAROPRESE FRANCESCO (VICEPRESIDENTE ODG LOMBARDIA USCENTE)
DI SANZO ROBERTO (CONSIGLIERE ODG LOMBARDIA USCENTE)”
Revisori regionali professionisti
BERTANI DAVIDE (LOMBARDIA NOTIZIE)
NAVACH GIANCARLO (REUTERS)
Revisore regionale pubblicista
BATTAGLIA ANGELA (REVISORE ODG LOMBARDIA USCENTE)
Consiglio Nazionale professionisti
BIASSONI AURELIO (UFFICIO STAMPA CONSIGLIO REGIONALE LOMBARDIA)
BIONDI PAOLA (CAIRO EDITORE)
FERRARI PAOLA (RAI)
FOCARETE MICHELE (GIA’ CORRIERE DELLA SERA)
PIROVANO PAOLO PIERO (TELENOVA, CONSIGLIERE NAZIONALE ODG USCENTE)
SPADARI MARTINO (CORRIERE DELLA SERA)
VIGANI GIUSEPPE (FREELANCE)
Consiglio Nazionale pubblicista

BAIUGUINI ANGELO LUIGI (FREELANCE, CONSIGLIERE NAZIONALE ODG USCENTE)

Abbiamo pubblicato volentieri l’elenco che ci è pervenuto, anche perché tra i candidati all’Ordine Nazionale c’è un nostro caro amico e collega che più volte ci ha concesso il privilegio di alcuni suoi articoli di grande fattura che hanno arricchito il nostro giornale online. Parliamo di Michele Focarete, cronista di razza, già Corriere della Sera, sempre in cerca della notizia e mai banale nell’esporla. A lui e al suo gruppo l’intera redazione di Kmetro0 augura di cuore un pieno successo. Siamo certi che sapranno rappresentarci al meglio quando occuperanno le poltrone dell’Ordine sia Regionale sia Nazionale.

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