K metro 0 – Aia – Giovedì al processo presso la Corte dell’Aia, due leader di un’associazione di veterani del Kosovo si sono dichiarati innocenti per le accuse di ostruzione alla giustizia e intimidazione dei testimoni. Il tribunale speciale sta indagando sui crimini di guerra e sui crimini contro l’umanità legati al conflitto, riporta l’Ap.
K metro 0 – Aia – Giovedì al processo presso la Corte dell’Aia, due leader di un’associazione di veterani del Kosovo si sono dichiarati innocenti per le accuse di ostruzione alla giustizia e intimidazione dei testimoni. Il tribunale speciale sta indagando sui crimini di guerra e sui crimini contro l’umanità legati al conflitto, riporta l’Ap.
Hysni Gucati, che era presidente dell’Associazione dei veterani della guerra dell’esercito di liberazione del Kosovo quando è stato arrestato l’anno scorso, e il suo vice, Nasim Haradinaj, sono stati accusati nel settembre del 2020 di intralcio alla giustizia, intimidazione e rivelazione di informazioni riservate, tra cui l’identità di potenziali testimoni presso il tribunale delle sezioni specializzate del Kosovo.
Entrambi gli uomini si sono dichiarati innocenti davanti al giudice che presiede, Charles Smith III.
L’intimidazione dei testimoni ha rappresentato un grosso ostacolo nei procedimenti giudiziari internazionali per i crimini commessi durante la lotta del Kosovo per staccarsi dalla Serbia nel 1998-1999 e il tribunale con sede a L’Aia sta lavorando duramente per proteggere le persone che si offrono di testimoniare.
L’associazione dei veterani raggruppa gli ex separatisti di etnia albanese che hanno combattuto le truppe serbe nella guerra per l’indipendenza.
La Corte ha incriminato vari sospetti tra cui l’ex presidente del Kosovo Hashim Thaci con l’accusa di omicidio, tortura e persecuzione legati al conflitto, tuttavia Thaci ha negato le accuse.
Il Tribunale e un ufficio del pubblico ministero collegato sono stati istituiti a seguito di un rapporto del 2011 del Consiglio d’Europa, un organismo per i diritti umani, che includeva accuse secondo cui i combattenti dell’Esercito di liberazione del Kosovo avrebbero trafficato in organi umani prelevati dai prigionieri e ucciso serbi e persino compagni di etnia albanese.
Il Kosovo ha dichiarato la sua indipendenza dalla Serbia nel 2008. Gli Stati Uniti e la maggior parte dell’Occidente riconoscono la sua indipendenza, ma la Serbia, sostenuta dai suoi alleati Russia e Cina, si rifiuta tutt’ora di farlo.
Le tensioni tra Kosovo e Serbia persistono nonostante i colloqui mediati dall’UE per normalizzare le relazioni tra Pristina e Belgrado iniziati nel 2011. Una missione di pace guidata dalla NATO sta attualmente vigilando sul confine tra Kosovo e Serbia dopo che i due paesi hanno raggiunto un accordo per allentare le ultime tensioni innescate da un contenzioso sulle targhe automobilistiche.