K metro 0 – Londra – Aveva appena spiccato il volo alla borsa di Parigi (+4% il 23 agosto scorso) la società biotecnologica franco-austriaca Valneva, subito dopo aver avviato la procedura di approvazione del candidato vaccino VLA2001 contro il Covid-19. Ne aveva chiesto l’autorizzazione all’agenzia sanitaria britannica (MHRA: Medicines and Healthcare Products Regulatory Agency), mentre
K metro 0 – Londra – Aveva appena spiccato il volo alla borsa di Parigi (+4% il 23 agosto scorso) la società biotecnologica franco-austriaca Valneva, subito dopo aver avviato la procedura di approvazione del candidato vaccino VLA2001 contro il Covid-19.
Ne aveva chiesto l’autorizzazione all’agenzia sanitaria britannica (MHRA: Medicines and Healthcare Products Regulatory Agency), mentre il vaccino era ancora allo studio di fase 3 nel Regno Unito e i risultati erano attesi nell’ultimo trimestre di quest’anno.
Ma il governo britannico, che ha investito 300 milioni di sterline per la produzione del vaccino, in gran parte nell’impianto di Livingston, in Scozia, ha annullato lunedì l’accordo di fornitura di 100 milioni di dosi da consegnare nel 2021 e nel 2022.
L’unico ordine finora per Valneva, che “nega decisamente” le accuse della Gran Bretagna di aver violato gli obblighi previsti dall’accordo.
Il portavoce del premier Boris Johnson non ha commentato le contro-argomentazioni della società, ma ha sottolineato che il vaccino Valneva non è stato ancora approvato.
A differenza della maggior parte dei vaccini anti-Covid di alto profilo, che utilizzano vari metodi per stimolare il sistema immunitario a combattere il coronavirus, il VLA2001 di Valneva si basa su una versione “inattivata” del coronavirus stesso.
Valneva aveva dichiarato che gli studi di fase 1 e 2 suggerivano che il suo vaccino avrebbe avuto un’efficacia superiore all’80%.
E lunedì ha confermato di aver ricevuto un “avviso di cessazione” del contratto di fornitura nonostante la sua instancabile collaborazione con la Gran Bretagna.
“Valneva continua ad essere impegnata nello sviluppo del vaccino VLA2001”, ha dichiarato l’azienda, aggiungendo che intensificherà la sua collaborazione con altri potenziali clienti e che i risultati della Fase 3 dovrebbero essere disponibili all’inizio del quarto trimestre di quest’anno.
I risultati saranno utilizzati per istruire la procedura di approvazione da parte dell’agenzia di regolamentazione britannica (MHRA).
Valneva confida che l’approvazione iniziale del suo vaccino potrebbe essere concessa alla fine del 2021.
Nel frattempo, il ministro della salute scozzese Humza Yousaf, ha dichiarato su Twitter che la decisione di rescindere il contratto con Valneva è “chiaramente preoccupante” per i dipendenti dello stabilimento di Livingston, a nord di Edimburgo.
“Lavoreremo con l’azienda per cercare garanzie sul futuro della struttura”, ha detto Yousaf, aggiungendo che il governo dispone di ancora di molte scorte per il suo programma di vaccinazione.
Prima dell’annuncio dell’annullamento del contratto con Valneva, il governo del Regno Unito aveva ordinato infatti più di 535 milioni di dosi di vaccini a varie aziende.
Quello prodotto dal colosso farmaceutico britannico-svedese AstraZeneca è il più ampiamente diffuso nel Regno Unito, anche se ai minori di 40 anni vengono offerti vaccini prodotti da Pfizer e Moderna a causa delle preoccupazioni sugli effetti collaterali di AstraZeneca.
(AFP)
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