K metro 0 – Vienna – Si riaccende una timida speranza. L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), ha raggiunto un accordo su alcune modalità di sorveglianza del programma nucleare iraniano. Lo ha annunciato Rafael Grossi, il diplomatico argentino a capo dell’AIEA, giunto ieri a Theran. Oggi, dopo il suo incontro con il capo dell’Organizzazione per
K metro 0 – Vienna – Si riaccende una timida speranza. L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), ha raggiunto un accordo su alcune modalità di sorveglianza del programma nucleare iraniano. Lo ha annunciato Rafael Grossi, il diplomatico argentino a capo dell’AIEA, giunto ieri a Theran.
Oggi, dopo il suo incontro con il capo dell’Organizzazione per l’energia atomica dell’Iran, Mohammad Eslami, è stato reso noto, in un comunicato congiunto, che gli ispettori dell’AIEA potranno riparare le apparecchiature di sorveglianza dei siti nucleari iraniani installate dall’Agenzia, alle quali Teheran aveva limitato l’accesso dallo scorso febbraio.
“Agli ispettori dell’AIEA è consentito riparare le apparecchiature identificate e sostituire i loro supporti di memorizzazione che saranno tenuti sotto il sigillo congiunto dell’AIEA e dell’AEOI (l’Organizzazione per l’energia atomica dell’Iran) nella Repubblica islamica dell’Iran. I modi e i tempi sono concordati dalle due parti”, recita un comunicato congiunto.
Secondo le indiscrezioni trapelate, l’AIEA non avrà ancora accesso ai dati delle telecamere, ma a febbraio Teheran si è impegnata a fornirli se i colloqui per salvare l’accordo internazionale del 2015 (che prometteva sollievo dalle sanzioni contro l’Iran in cambio di limiti al suo programma nucleare) avranno successo.
Grossi, al suo secondo viaggio in Iran, quest’anno, ha assicurato così la continuità del monitoraggio del programma nucleare iraniano, dopo che il Consiglio dei governatori dell’AIEA nell’incontro presso il quartier generale dell’Agenzia a Vienna, il 7 settembre scorso, aveva criticato Teheran per la mancanza di cooperazione.
“Nel quadro della cooperazione esistente, le due parti hanno deciso di mantenere le loro reciproche interazioni e consultazioni ai livelli pertinenti”, afferma il comunicato congiunto di oggi, aggiungendo che Grossi ha programmato un’altra visita a Teheran “nel prossimo futuro”.
Da parte sua, il capo dell’Organizzazione per l’energia atomica dell’Iran, Mohammad Eslami ha definito i negoziati con l’AIEA come “puramente tecnici”, senza spazio per la politica.
Non è stato precisato, tuttavia, se Teheran conserverà copia delle vecchie registrazioni delle telecamere, che in precedenza aveva minacciato di distruggere.
La visita di Grossi arriva dopo che i colloqui tra le maggiori potenze mondiali per salvare l’accordo nucleare iraniano si sono bloccati. “Le memory card sono sigillate e custodite in Iran, come routine. Nuove memory card saranno installate nelle telecamere, questa è la routine nel sistema di monitoraggio dell’Agenzia”, ha precisato Eslami.
L’AIEA era preoccupata che i dati si sarebbero persi se la capacità di registrazione degli strumenti si fosse saturata.
Grossi si recherà prossimamente a Teheran per consultazioni ai vertici con il governo della Repubblica islamica allo scopo di rafforzare la cooperazione tra Iran e AIEA in diversi campi.
L’Iran ha limitato l’accesso ad alcuni dei suoi impianti nucleari per gli ispettori dell’AIEA a febbraio. Un compromesso era stato negoziato per garantire comunque un certo grado di supervisione, ma è scaduto a giugno.
Il nuovo accordo “tecnico” raggiunto oggi a Teheran offre una tregua alle grandi potenze che stanno cercando di riesumare l’accordo di Vienna, affossato nel 2018 dall’ex presidente americano Donald Trump con il ritiro dall’intesa degli Stati Uniti e il ripristino delle sanzioni da parte di Washington.
Da allora l’Iran si è allontanato da molti dei suoi impegni, ma la nuova amministrazione Biden ha sostenuto un ritorno alla diplomazia per salvare l’accordo.
Per ulteriori sviluppi dell’accordo di oggi fra Grossi e Eslami bisognerà attendere la nuova visita preannunciata da Grossi a Teheran dopo la “prossima Conferenza generale sull’energia nucleare a Vienna” che inizierà il 20 settembre.
(AFP)