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Spagna, energia elettrica: Sanchez promette di abbassare i prezzi ai livelli del 2018

Spagna, energia elettrica: Sanchez promette di abbassare i prezzi ai livelli del 2018

K metro 0 – Madrid – Ha studiato a fondo il dossier per molto tempo. E alla fine ha assunto un impegno, dichiarato pubblicamente in un’intervista pubblicata domenica sul principale quotidiano spagnolo, “El Pais”. In un momento in cui il prezzo dell’elettricità sul mercato all’ingrosso è alle stelle, il primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez, dice

K metro 0 – Madrid – Ha studiato a fondo il dossier per molto tempo. E alla fine ha assunto un impegno, dichiarato pubblicamente in un’intervista pubblicata domenica sul principale quotidiano spagnolo, “El Pais”.

In un momento in cui il prezzo dell’elettricità sul mercato all’ingrosso è alle stelle, il primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez, dice che il suo governo ha avviato riforme strutturali per abbassare la bolletta elettrica per i consumatori finali.

“Ha rilasciato questa intervista a La Moncloa (il palazzo della presidenza del consiglio) con la testa concentrata sul prezzo dell’elettricità”. E dalle sue risposte, scrive l’autorevole quotidiano spagnolo, si può vedere che ha studiato il problema per diversi giorni, memorizzando i dati e discutendo le alternative per risolverlo.

Alla domanda se il governo ha spazio di manovra per controllare i prezzi dell’elettricità, Sanchéz risponde che il suo esecutivo sta lavorando a “un piano per raggiungere un obiettivo concreto e in modo che alla fine del 2021 gli spagnoli si guardino indietro e vedano che hanno pagato sulla loro bolletta elettrica un importo simile a quello che hanno pagato nel 2018″. Questo è l’obiettivo e l’impegno.

Alla domanda su come pensa di realizzarlo, il primo ministro spagnolo risponde che “quello che il governo può fare è smorzare l’evoluzione del prezzo all’ingrosso”. In primo luogo, “con riforme strutturali e con una scommessa sulle energie rinnovabili, non solo per le questioni del cambiamento climatico, ma perché è più economico”.

I mercati a termine (ovvero quelli in cui vengono negoziati i contratti a termine dell’energia elettrica, con periodi di consegna, per esempio, pari al mese, al trimestre e all’anno) stanno già indicando prezzi dell’energia più bassi in Spagna che in Francia e Germania nel 2022 e 2023. E questo grazie soprattutto alle energie rinnovabili.

Sanchez segnala inoltre la diminuzione dell’IVA dal 21% al 10%, che “riduce l’aumento della bolletta elettrica del 12%”, e di cui beneficiano 28 milioni di consumatori. E menziona le misure di protezione sociale, che coprono 1,1 milioni di consumatori, evitando che la popolazione più vulnerabile sia tagliata fuori. Anche la definizione di un “consumo minimo vitale” è in via di definizione.

Il governo, ricorda infine Sanchez, il ha preso misure per “rivedere i benefici concessi alle compagnie elettriche. Abbiamo ritirato 650 milioni di euro che sarebbero andati alle compagnie e li abbiamo incanalati verso i consumatori”.

Di fronte all’inerzia del suo governo sulle questioni energetiche nei suoi tre anni di governo, Sanchéz dice di aver approvato “un fondo per la sostenibilità del sistema elettrico”, che è attualmente all’esame del parlamento e che permetterà di “togliere dalla bolletta elettrica una serie di costi che i cittadini stanno pagando” accollandoli alle compagnie.

A tutte questi provvedimenti vanno aggiunti 1,2 miliardi di euro previsti dal piano di recupero per l’area di autoconsumo di energia (quella prodotta da impianto fotovoltaico o altre fonti rinnovabili, direttamente utilizzata dal cliente finale).

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