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Portogallo, rete ferroviaria: Resta ancora molta strada da fare

Portogallo, rete ferroviaria: Resta ancora molta strada da fare

K metro 0 – Lisbona – “Signori in carrozza!”, strillava, un tempo, il capostazione prima di fischiare il segnale della partenza. Addio al romanticismo dei treni dei tempi andati. Siamo ormai entrati nell’era dell’alta velocità, dei treni “proiettile” che surclassano l’auto e anche l’aereo. Dopo un periodo di decadenza, la ferrovia si prende la rivincita

K metro 0 – Lisbona – “Signori in carrozza!”, strillava, un tempo, il capostazione prima di fischiare il segnale della partenza. Addio al romanticismo dei treni dei tempi andati. Siamo ormai entrati nell’era dell’alta velocità, dei treni “proiettile” che surclassano l’auto e anche l’aereo.

Dopo un periodo di decadenza, la ferrovia si prende la rivincita sull’automobile. Ma in alcuni paesi d’Europa, come il Portogallo, resta ancora molta strada (ferrata, s’intende!) da fare.

Il nostro paese, ha ammesso il ministro delle Infrastrutture portoghese, Pedro Nuno Santos, è lontano dall’avere una delle migliori reti ferroviarie d’Europa. Lo ha detto prima della partenza del Connecting Europe Express, il treno speciale allestito dall’UE in occasione dell’anno europeo delle ferrovie 2021. Un convoglio partito da Lisbona venerdì scorso che attraverserà il territorio dell’Unione collegando 26 paesi e percorrendo più di 200mila kilometri, per arrivare a Parigi il 7 ottobre.

Il convoglio è composto da tre differenti treni, per la mancanza di interoperabilità tra i diversi paesi europei: ovvero della possibilità di far circolare senza ostacoli i treni su reti ferroviarie diverse. A dimostrazione di quanta strada sia ancora da compiere per una vera integrazione europea sotto molti fronti.

Non a caso, Nuno Santos ha voluto ricordare che il Portogallo potrà essere davvero competitivo, nel settore del trasporto ferroviario, solo se anche gli spagnoli collaboreranno per affrontare il problema dell’interoperabilità nell’Unione Europea.

Nel frattempo, avanza la linea Évora-Elvas, una tratta essenziale per il collegamento veloce tra Lisbona e Madrid.

Il trasporto ferroviario ha detto Nuno Santos, ha un’efficienza energetica “imbattibile” e a differenza di automobili, navi e aerei, non presenta alcuna barriera tecnologica alla sua totale elettrificazione.

Oggi il “si parte” annunciato un tempo dal capostazione, è sinonimo di una nuova mobilità, attenta anche al rispetto dell’ambiente. E il trasporto ferroviario può contribuire a una transizione climatica equa ed equilibrata.

La ferrovia rappresenta anche il futuro dell’Europa, “la via da seguire per attenuare i cambiamenti climatici e dare impulso alla ripresa economica post pandemia nel contesto della creazione di un settore dei trasporti neutro in termini di emissioni di carbonio”, ha detto la Commissaria europea per i Trasporti, Adina Valean, all’inaugurazione del Connecting Europe Express.

Ma secondo Nuno Santos, “senza giustizia sociale, non ci sarà transizione climatica” perché “non è possibile né equo” costringere le persone che sono già in affanno a sostenere maggiori costi, in termini di tempo e denaro.

La libertà di scelta “a volte è un lusso”, e in tema di mobilità, c’è l’obbligo di offrire soluzioni che migliorino la qualità della vita dei cittadini.

“Le città dovranno liberarsi dalla dipendenza dall’auto e il treno sarà al centro della mobilità”, ha sottolineato, elencando inoltre le principali priorità per il trasporto ferroviario in Portogallo fino al 2030, come il completamento dell’elettrificazione e la modernizzazione dell’intera rete.

Tra gli obiettivi del governo c’è la creazione di un asse ad alta velocità Lisbona-Porto (che verrà poi esteso alla Galizia). Le due aree metropolitane saranno collegate in poco più di un’ora. “Si tratta di una rivoluzione in termini di mobilità e di un grande cambiamento nella struttura e nella forma del territorio portoghese”, con benefici che si estenderanno “anche al resto del paese”.

L’Unione europea, come ha ricordato la Commissaria europea per i Trasporti, dispone della seconda rete ferroviaria più lunga del mondo e una delle più fitte.

“Nella nostra strategia di mobilità sostenibile includiamo il raddoppio del traffico ferroviario ad alta velocità entro il 2030 e la sua triplicazione entro il 2050. A condizione che la rete di trasporto transeuropea sia completata.

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