K metro 0 – Atene – Un passo avanti, due indietro. Martedì Kyriakos Mistsokakis, capo del governo conservatore al potere in Grecia dal luglio 2019, dopo la sconfitta elettorale della sinistra di Syriza, appena annunciata la creazione di un ministero della Protezione civile ha fatto una brusca marcia indietro. Il nuovo ministero era stato progettato
K metro 0 – Atene – Un passo avanti, due indietro. Martedì Kyriakos Mistsokakis, capo del governo conservatore al potere in Grecia dal luglio 2019, dopo la sconfitta elettorale della sinistra di Syriza, appena annunciata la creazione di un ministero della Protezione civile ha fatto una brusca marcia indietro.
Il nuovo ministero era stato progettato in seguito ai vasti incendi che hanno devastato più di 100mila ettari di territorio questa estate. A dirigerlo, Mitsokakis aveva nominato Evangelos Apostolakis, un ammiraglio in pensione che era stato ministro della Difesa nel precedente governo di sinistra.
Il portavoce del governo, Giannis Oikonomou, aveva appena finto di dire che il servizio antincendi sarebbe stato integrato in questo ministero, quando, due ore dopo la sua nomina, Apostolakis si è improvvisamente dimesso.
L’operazione di conciliazione nazionale, tentata da Mitsokakis cercando di coinvolgere esponenti dell’opposizione di Syriza è così fallita sul nascere, mentre il rimpasto di governo è stato completato, con la sostituzione di vari ministri (dalla Sanità alla Difesa, al Turismo) dopo le critiche all’esecutivo per gli incendi di questa estate.
Apostolakis si è tirato indietro poco prima del suo giuramento, guastando il clima di auspicata cooperazione tra le forze politiche in un campo così importante come la protezione dell’ambiente.
A spingere Apostolakis al gran rifiuto è stata sicuramente la reazione dell’opposizione ufficiale, dopo la sua accesa discussione con Alexis Tsipras sulla proposta di Mitsokakis di affidare all’ex ammiraglio il ministero della Protezione Civile.
Augurando ironicamente “buona fortuna” ad Apostolakis, Syriza ha lanciato una frecciata al governo: “Sotto la pressione per il suo totale fallimento negli incendi” e dopo che l’inadeguatezza dei servizi preposti “ha permesso a metà del paese di bruciare” ora il governo cerca un’ancora di salvezza offrendo incarichi a esponenti dell’opposizione con il pretesto di favorire un clima di consenso.
Un consenso trasversale che in realtà non c’è stato. “Sono particolarmente onorato della proposta del primo ministro – aveva dichiarato Apostolakis – ma non posso accettare una proposta che non abbia un sostegno trasversale”.
Bersagliato dalle critiche dell’opposizione, Apostolakis ha così declinato l’offerta di Mitsokakis, con gran rammarico espresso dal portavoce del governo, Gianis Oikonomou: “E’ “davvero un peccato che l’opposizione ufficiale abbia preso di mira in modo così volgare una persona che potrebbe simboleggiare la riconciliazione nazionale”.
Syriza, ha aggiunto, esprime solo divisione, “e lo ha dimostrato oltre ogni dubbio anche oggi”.
E non ha risparmiato una frecciata anche ad Apostolakis: “Non si è dimostrato all’altezza delle circostanze. Era spaventato di fronte alle minacce di Syriza”. E così si è ”sottratto alla chiamata a servire la sua patria”.
Syriza, da parte sua, ha bollato il fallimento dell’operazione Apostolakis dichiarando, in un comunicato, che “il tanto pubblicizzato rimpasto di Mitsotakis si sta finalmente risolvendo in un gran fiasco”.
Secondo Syriza, come risulta dalla dichiarazione dello stesso Apostolakis, Mitsotakis avrebbe cercato di intrappolarlo, annunciando la sua nomina a ministro senza il suo consenso.
Probabilmente, ha rincarato la dose Syriza, non si rende conto che non tutti abbracciano la sua tradizione di famiglia: “Ci sono persone oneste nella vita pubblica che considerano la dignità più importante dell’ufficio“.
Ma la risposta del governo non si è fatta attendere: “Nel giro di un paio d’ore, da rinnegato, come è stato definito, si è trasformato, negli annunci di Syriza, in un degno esponente dell’opposizione che è stato intrappolato”.
Controreplica del portavoce di Syriza, Nassos Iliopoulos: “E’ ovvio che Mitsotakis non crede in questa struttura” (il nuovo ministero della Protezione civile da lui proposto), così come non crede nel dialogo politico. “Ha cercato di fare un gioco politico, che si è rivolto contro di lui”.