K metro 0 – Rabat – Il ministro degli esteri israeliano Yair Lapid è arrivato oggi in Marocco, con un volo diretto della compagnia aerea El Al. Lapid è giunto a Rabat alla guida di una delegazione ministeriale, dove è stato ricevuto dal suo omologo marocchino Nasser Bourita.

“Una visita storica in Marocco!” ha scritto Lapid su Twitter, riferendosi al fatto che è questa la prima visita di un ministro israeliano in Marocco da quando, i due Paesi hanno normalizzato i legami l’anno scorso dopo che l’allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha riconosciuto la sovranità contestata del Marocco nel Sahara occidentale. Israele e Marocco hanno ripristinato le relazioni diplomatiche, nel contesto dei cosiddetti ‘Accordi di Abramo’. Il Marocco è stato il quarto stato arabo a ristabilire i legami con Israele dopo Emirati Arabi Uniti, Bahrain e Sudan.

L’ultima visita in Marocco di un ministro degli esteri israeliano risale al 2003. Lapid inaugurerà a Rabat gli uffici della delegazione diplomatica israeliana e visiterà anche la sinagoga Beth-El a Casablanca, dove incontrerà la comunità ebraica locale, ha detto il ministero degli Esteri israeliano.

“Questa visita – ha aggiunto Lapid – rientra nella continuazione di una amicizia vecchia di anni e nel contesto delle profonde radici degli israeliani di origini marocchine con il loro Paese di origine”.

Secondo alcuni analisti, sullo sfondo della visita di Lapid c’è anche la questione internazionale legata allo “spyware Pegasus“, prodotto dalla società israeliana Nso per le forze di intelligence, e che il Marocco avrebbe usato per “spiare membri non solo del governo francese ma anche della stessa famiglia reale e del governo del Regno”.

Il paese nordafricano ospita la più grande comunità ebraica del mondo arabo di circa 3.000 persone.