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Francia: 250.000 manifestanti contro il pass sanitario in 150 città del paese

Francia: 250.000 manifestanti contro il pass sanitario in 150 città del paese

K metro 0 – Parigi – La France s’ennuit”, scriveva Viansson-Ponté, famoso editorialista di “Le Monde”, (riprendendo una frase celebre del poeta Alphonse de Lamartine), per criticare il torpore politico e culturale del paese… due mesi prima che esplodesse la contestazione studentesca del maggio ’68. Ma Parigi non s’annoia. Assiste ogni fine settimana, al gran

K metro 0 – Parigi – La France s’ennuit”, scriveva Viansson-Ponté, famoso editorialista di “Le Monde”, (riprendendo una frase celebre del poeta Alphonse de Lamartine), per criticare il torpore politico e culturale del paese… due mesi prima che esplodesse la contestazione studentesca del maggio ’68.

Ma Parigi non s’annoia. Assiste ogni fine settimana, al gran teatro dove migliaia di manifestanti mettono in scena la loro protesta contro il Green Pass, il lasciapassare sanitario imposto dal governo per accedere a locali pubblici, centri commerciali e mezzi di trasporto.

E’ il quarto weekend consecutivo che le piazze della capitale, e di altre 150 città francesi, si riempiono di dimostranti che sventolano il tricolore blu, bianco e rosso e inneggiano alla “liberté”, dopo che il consiglio costituzionale ha dato il proprio via libera all’obbligo del pass sanitario a molte attività sociali a partire da lunedì prossimo.

Quasi 250.000 persone sono scese in piazza in tutta la Francia, superando le 204.000 registrate lo scorso fine settimana, secondo stime del ministero degli Interni. Nella capitale hanno manifestato circa 17.000 persone in quattro cortei (secondo un sindacato do polizia), 2.500 a Lione, almeno 40.000 nella regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra, da Nizza a Marsiglia.

Macron, che dovrà essere rieletto l’anno prossimo, spera di incoraggiare tutti i francesi a farsi vaccinare contro il Covid-19 e a sconfiggere così il virus e la sua variante Delta a rapida diffusione.

Ma gli oppositori sostengono che le regole imposte violano le libertà civili in un paese in cui la libertà individuale è particolarmente apprezzata. Molti temono inoltre che l’uso del pass non sarà temporaneo.

Da lunedì il green pass sarà necessario per mangiare in un ristorante o sorseggiare un drink in un bar, sia all’interno che in terrazza. Sarà obbligatorio sui trasporti interurbani, compresi i treni ad alta velocità e i voli nazionali, ma non sarà necessario sui sistemi metropolitani e sui trasporti suburbani.

Il pass è già richiesto dal 21 luglio per visitare luoghi culturali come cinema, teatri e musei. La sua estensione è stata approvata giovedì dal Consiglio costituzionale francese.

Sebbene molti dei manifestanti siano tra quelli che rifiutano di essere vaccinati, alcuni hanno completato le vaccinazioni ma si oppongono al principio del pass sanitario.

La maggior parte delle proteste è stata pacifica ma ci sono stati sette arresti a Lione per lancio di oggetti mentre a Digione è stata bloccata una linea di tram. A Parigi ci sono stati momenti di tensione quando alcuni dimostranti hanno lanciato lattine contro i gendarmi che cercavano di controllare la situazione nelle strade: 3.000 gli agenti schierati. La polizia ha usato spray urticanti contro un gruppo di persone che avanzava minaccioso.

A livello nazionale ci sono stati 35 arresti, ha dichiarato una fonte del ministero degli Interni, aggiungendo che sette agenti di sicurezza sono rimasti leggermente feriti.

Il portavoce del governo, Gabriel Attal, ha affermato che il pass, richiesto fino al 15 novembre secondo le norme attuali, era necessario per evitare ulteriori restrizioni mentre il paese combatte una quarta ondata dell’epidemia di Covid-19.

Macron, che si trova nella sua residenza di vacanza ufficiale nel sud della Francia, negli ultimi giorni si è ripetutamente rivolto alla piattaforma di social media Tik Tok, popolare tra i giovani, per far passare il suo messaggio.

“Fatti vaccinare. Fatti vaccinare. Fatti vaccinare”, ha ripetuto a raffica nell’ultimo video venerdì.

“La nostra libertà non vale nulla se infettiamo i nostri amici, vicini o nonni. Essere liberi significa essere responsabili”.

Secondo il quotidiano “Le Monde” la decisione di Macron di non mostrare pazienza con i manifestanti comportava dei rischi, anche per un leader che sembra prosperare nello scontro come durante le proteste dei “gilet gialli” del 2018-2019.

“È una strategia pericolosa. Giocare con la strada significa giocare con il fuoco”, ha scritto l’autorevole quotidiano.

La diffusione delle vaccinazioni è aumentata in Francia da quando è stato annunciato il piano del pass sanitario. Il governo vuole che 50 milioni di persone abbiano ricevuto almeno la prima dose entro la fine di agosto. Attualmente, circa il 55 per cento della popolazione ha completato la vaccinazione con due dosi.

(AFP)

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