K metro 0 – Canberra – Il primo ministro Scott Morrison ha rivelato ufficialmente ciò che servirà all’Australia per tornare alla normalità nei prossimi mesi: un piano in quattro fasi che prevede un allentamento delle restrizioni quando il 70% dei cittadini sarà vaccinato e il ritorno alla normalità con l’80 per cento. L’annuncio è arrivato
K metro 0 – Canberra – Il primo ministro Scott Morrison ha rivelato ufficialmente ciò che servirà all’Australia per tornare alla normalità nei prossimi mesi: un piano in quattro fasi che prevede un allentamento delle restrizioni quando il 70% dei cittadini sarà vaccinato e il ritorno alla normalità con l’80 per cento.
L’annuncio è arrivato oggi dopo una lunga maratona di incontri con i leader di stati federali e territori, tutti concordi, in linea di principio, sugli obiettivi per riportare il paese a vivere come prima. “Arriveremo alla fase C quando raggiungeremo l’80%”, ha dichiarato. “L’Australia è al momento nella prima fase, quella delle restrizioni, con un tasso di connazionali dai 16 anni in su che hanno ricevuto entrambe le dosi, e una percentuale vaccinata intorno al 18%. Si passerà alla fase B solo quando la nazione, e ogni stato e territorio, raggiungerà la soglia del 70 per cento di vaccinazione”.
Insomma, restrizioni come chiusure e controlli alle frontiere saranno alleggeriti in questo periodo storico solo per i residenti vaccinati. Il lockdown avverrà però solo in “circostanze estreme”. “E’ meno probabile – e, voglio sottolineare solo in casi mirati può essere necessario, ma non è qualcosa che ci si aspetta normalmente grazie al livello molto più alto di vaccinazione e protezione che esiste all’interno del paese”, ha precisato Morrison.
Il premier non ha risposto alla domanda se il suo paese potrebbe raggiungere la fase B entro la fine dell’anno, spiegando ai giornalisti che spettava alla nazione rispondere alla sfida che stava impostando. “Non abbiamo intenzione di fissare delle date, questo dipende totalmente da come la nazione risponde a questa sfida che ci stiamo ponendo”.
La fase C vedrebbe le esenzioni totali dalle restrizioni interne ed eliminerebbe tutte quelle sui viaggi in uscita per i residenti vaccinati. La bolla di viaggio per spostarsi liberamente senza tampone o quarantena (la Nuova Zelanda l’ha sospesa con l’Australia dal 28 luglio fino al 24 settembre) potrebbe intanto anche estendersi al Pacifico e a Singapore.
L’accordo del gabinetto nazionale si basa sui dati dell’Istituto Doherty, commissionato dal governo per prevedere ciò che accadrebbe quando una certa percentuale della popolazione fosse vaccinata e quale impatto avrebbero ulteriori epidemie sul sistema sanitario a quel tasso.
Intanto, centinaia di militari saranno schierati a Sydney, in Australia, per aiutare le forze dell’ordine a far rispettare il lockdown imposto nel Nuovo Galles del Sud a seguito della diffusione della variante Delta che da giugno ha causato quasi 3mila casi e 9 morti. Come riporta la ‘Bbc’, i soldati dell’Australian Defence Force saranno addestrati durante il week end e lunedì si uniranno alle pattuglie delle forze di sicurezza. L’utilizzo dei militari sta facendo molto discutere in Australia, dove molti reputano la misura esagerata. Il lockdown – in vigore almeno fino al 28 agosto – finora non ha bloccato i contagi. Oggi le autorità sanitarie hanno registrato 170 nuovi casi nella città più grande del Paese.
Infine, le autorità del Queensland hanno deciso di imporre il lockdown alla capitale Brisbane e ad altre parti del territorio statale, al fine di contenere l’aumento dei casi della variante delta del covid. Il vice primo ministro dello stato, Steven Miles, ha riferito che il blocco entrerà in vigore questo sabato dalle 16 (ora locale) e interesserà undici aree governative per tre giorni, tra cui Brisbane, la terza città più grande del Paese.
Nello specifico, le aree del Queensland che rimarranno in lockdown sono Brisbane, Ipswich, Logan City, Moreton Bay, Redlands, Sunshine Coast, Gold Coast, Somerset, Noosa, Lockyer Valley e Scenic Rim.
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