K metro 0 – Ankara – Nessuno dovrebbe aspettarsi che i ciprioti turchi rinuncino al loro status paritario e alla loro sovranità, ha dichiarato martedì il presidente turco Recep Tayyip Erdogan durante una cerimonia nella Repubblica Turca di Cipro del Nord per il 47° anniversario dell’intervento militare di Ankara in risposta a un tentativo di
K metro 0 – Ankara – Nessuno dovrebbe aspettarsi che i ciprioti turchi rinuncino al loro status paritario e alla loro sovranità, ha dichiarato martedì il presidente turco Recep Tayyip Erdogan durante una cerimonia nella Repubblica Turca di Cipro del Nord per il 47° anniversario dell’intervento militare di Ankara in risposta a un tentativo di golpe filo-greco.
La Turchia non ha “altri 50 anni da sprecare. Non può esserci alcun progresso nei negoziati” sul futuro di Cipro “senza accettare che ci sono due popoli e due Stati”, ha aggiunto. Una soluzione, questa, che l’UE non accetterà mai, come ha ribadito la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen durante la sua visita ad Ankara lo scorso aprile.
Ma nella sua visita a Cipro, dove è sbarcato con buona parte dei suoi ministri, l’intero stato maggiore del suo partito (l’AKP) e il suo principale alleato, l’ultranazionalista Devlet Bahceli, per sottolineare l’importanza che Ankara annette all’isola (sulla quale dal 1974 mantiene decine di migliaia di soldati), Erdogan ha dichiarato che i turco-ciprioti “non accetteranno mai di vivere come una minoranza soggetta alla volontà dei greco-ciprioti“.
La scorsa primavera il tentativo di avviare nuovi colloqui formali con la controparte greco cipriota è naufragato sul nascere. E il presidente turco ha lanciato l’ennesima sfida all’Unione Europea accusando inoltre le autorità greco-cipriote di Nicosia di “adottare un approccio massimalista distaccato dalla realtà” con la loro insistenza sulla formula federale per la riunificazione di Cipro attraverso una federazione bizonale e bicomunitaria, proposta dal presidente greco cipriota Nicos Anastasiades, che ha come presupposto il ritiro di quelle che i greci definiscono “le truppe di occupazione” turche.
Tra i molti appuntamenti in calendario nel suo tour dell’isola, Erdogan non ha mancato quello più controverso: la visita a Varosha, il borgo fantasma di Famagosta, un tempo gioiello del turismo regionale, decaduto dopo quasi 50 anni di abbandono da parte dei residenti greci in fuga.
Da qui, Erdogan ha proclamato l’inizio di una nuova era”, promettendo compensazioni finanziarie per le proprietà perdute dei greco-ciprioti.
Ha inoltre partecipato alle cerimonie di apertura e alla posa della prima pietra di un nuovo campus dell’Università Anadolu, nei pressi di Lefkosa, la capitale della repubblica greco-cipriota del nord.
“Stiamo realizzando progetti che aumenteranno ogni giorno il benessere dei turco-ciprioti”, ha detto Erdogan, sottolineando che molti comuni in Turchia forniscono know-how e supporto all’isola con i loro progetti.