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Belgio: in aumento i positivi al Covid che rientrano dall’estero

Belgio: in aumento i positivi al Covid che rientrano dall’estero

K metro 0 – Bruxelles – Mentre la variante Delta del coronavirus, più contagiosa, è ormai prevalente a Bruxelles – come altrove in Belgio – la campagna di vaccinazione prosegue. Anche se Bruxelles non è in ritardo rispetto ad altre grandi città del mondo, per le vaccinazioni, un caso positivo su cinque di contaminazione viene

K metro 0 – Bruxelles – Mentre la variante Delta del coronavirus, più contagiosa, è ormai prevalente a Bruxelles – come altrove in Belgio – la campagna di vaccinazione prosegue.

Anche se Bruxelles non è in ritardo rispetto ad altre grandi città del mondo, per le vaccinazioni, un caso positivo su cinque di contaminazione viene rilevato durante i test dei viaggi di ritorno dall’estero, come ha appena annunciato la Comunità Sanitaria Congiunta (COCOM: l’agenzia che gestisce le istituzioni di interesse comune delle due comunità linguistiche del paese: vallona e fiamminga).

Ma, paradossalmente, l’Agenzia fiamminga (“Zorg en Gezondheid”) lamenta una stortura: non può imporre una multa ai giovani risultati positivi al coronavirus in Spagna che sono tornati in aereo anziché sui bus previsti.

Sabato scorso l’Agenzia aveva dichiarato che stava valutando le azioni legali possibili per imporre una sanzione amministrativa agli oltre venti giovani che sono stati contagiati dal coronavirus e hanno preso l’aereo per rientrare in Belgio.

Ma a quanto sembra, l’Agenzia sarebbe autorizzata a imporre sanzioni solo nel caso in cui siano violate le misure di quarantena nelle Fiandre. Incerto è finora il numero dei giovani infetti rientrati con l’aereo. Sono stati trasmessi i nomi solo di alcuni di loro, non di tutti.

Intanto la Commissione congiunta di Bruxelles ha consegnato ai comuni l’elenco delle persone (nella fascia di età 45-64 anni) che non sono state ancora vaccinate nel loro territorio. Ha già ricevuto la prima dose il 68% delle persone fra i 45 e i 64 anni e il 73% di quelle fra i 55 e i 64 anni.

Sono state chiamate 5.074 persone. Il 58% di loro non è stato raggiunto. Il 30% di quelli che hanno potuto essere contattati rifiuta di vaccinarsi; il 28% era già registrato o aveva ricevuto una prima dose; il 26% era esitante.

La campagna di persuasione continua, mentre dalle zone rosse all’estero si registrano circa 10.000 ritorni alla settimana.

Nonostante una leggera diminuzione rispetto alla settimana precedente nella percentuale di persone testate, il rapporto di positività è aumentato e ora si attesta introno al 2,10%. che è significativamente più alto del rapporto di positività medio di Bruxelles (1,3%).

Il servizio di ispezione e igiene della Commissione Congiunta sottolinea con forza l’importanza di sottoporsi al test e di rispettare la quarantena in attesa dei risultati dei test, tenendo conto delle regole stabilite in base ai paesi in cui si è viaggiato.

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