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Portogallo: agevolazioni fiscali agli stranieri record di 900 milioni di euro

Portogallo: agevolazioni fiscali agli stranieri record di 900 milioni di euro

K metro 0 – Lisbona – È la cifra più alta da quando il regime fiscale agevolato è stato creato nel 2009 per attirare persone ad alta qualificazione (i cosiddetti “cervelli”) e ad alto potere di acquisto (pensionati con un’elevata capacità finanziaria). L’”eldorado” per i residenti non abituali (RNH: persone che pur non avendo preso

K metro 0 – Lisbona – È la cifra più alta da quando il regime fiscale agevolato è stato creato nel 2009 per attirare persone ad alta qualificazione (i cosiddetti “cervelli”) e ad alto potere di acquisto (pensionati con un’elevata capacità finanziaria).

L'”eldorado” per i residenti non abituali (RNH: persone che pur non avendo preso la residenza in Portogallo ai fini fiscali negli ultimi 5 anni, hanno deciso di traferire la residenza fiscale in questo paese) ha generato un beneficio per questi contribuenti pari, complessivamente, a circa 900 milioni di euro, lo scorso anno, con una crescita del 44% rispetto al 2019, secondo le statistiche ufficiali del 2020.

La spesa fiscale (entrate da imposte che lo Stato sceglie di non riscuotere o di restituire ai contribuenti) ammonta, solo per l’imposta sulle persone fisiche (IRS in Portogallo), a 1467,9 milioni di euro, con un incremento del 27,3% rispetto al 2019, giustificato proprio dal contributo della spesa fiscale per i residenti non abituali (RNH). L’esenzione parziale o totale dall’imposta per gli stranieri residenti in Portogallo nell’ambito di questo regime è il beneficio più rilevante in termini di IRS con un peso superiore al 60% nel 2020, che è stato registrato per la prima volta, superando di gran lunga le restanti spese fiscali, come documentato dalla Direzione Generale del Bilancio (DGO).

Effetto Covid

Nonostante il significativo aumento dell’IRS per i residenti non abituali, è stata la spesa fiscale per l’imposta sugli alcolici e sulle bevande alcoliche (IABA) a crescere maggiormente in termini relativi, e tutto a causa della necessità di produrre gel alcolico a causa della pandemia.

“Nel 2020 la spesa fiscale per gli alcolici è stata di 328,9 milioni di euro, con un incremento di 189,2 milioni di euro rispetto al 2019 (più 135,4%)”, proprio a causa della produzione industriale dovuta alla pandemia”. L’anno precedente “l’alcol per usi terapeutici e sanitari è aumentato di 44,9 milioni di euro (135,6%), attestandosi su un valore di 78 milioni di euro”, sempre per l’aumento della domanda di questi prodotti dovuto alla pandemia di Covid-19″, certifica la Direzione Generale del Bilancio.

Un forte aumento della spesa fiscale, con un incremento annuo del 60,8%, è stato registrato anche per l’IRC (l’imposta sul reddito delle persone fisiche). “A questa crescita hanno contribuito in modo fondamentale le detrazioni fiscali, con un incremento di 504,7 milioni di euro (167,2%), e le deduzioni, che hanno registrato una crescita del 134,6%”.

L’Iva, leader nella spesa fiscale, ha registrato un calo di oltre il 16% “a causa dell’impatto della pandemia sull’attività economica”, si legge nel Cge. Anche le agevolazioni fiscali sui veicoli sono diminuite per lo stesso motivo.

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