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Giappone: Almeno 80 dispersi nella frana di Atami

Giappone: Almeno 80 dispersi nella frana di Atami

K metro 0 – Tokyo – Si cercano ancora ottanta persone fra il fango e i detriti della frana che ha devastato lo scorso sabato la città costiera di Atami, nella prefettura di Shizuoka, a 100 km a sud-ovest di Tokyo, e che ha fatto almeno tre vittime. All’inizio il numero era maggiore, 147, ma

K metro 0 – TokyoSi cercano ancora ottanta persone fra il fango e i detriti della frana che ha devastato lo scorso sabato la città costiera di Atami, nella prefettura di Shizuoka, a 100 km a sud-ovest di Tokyo, e che ha fatto almeno tre vittime. All’inizio il numero era maggiore, 147, ma è stato rivisto al ribasso appena le autorità hanno confermato che alcuni residenti si erano messi al sicuro o erano lontani quando il disastro ha colpito. Un’altra dura prova per il Giappone, che si prepara alle Olimpiadi, fra tre settimane, nel mezzo della pandemia di Covid 19.

Il primo ministro Yoshide Suga ha riferito che i 1.500 soccorritori “stanno facendo del loro meglio per salvare i possibili dispersi sotto il fango“, e ha impegnato la polizia, le truppe di autodifesa, i vigili del fuoco e la guardia costiera. Per fortuna molti appartamenti e case della cittadina costiera sono disabitati per lunghi periodi dell’anno, perché Atami è una meta turistica e i suoi residenti vivono altrove.

“Altri dispersi potrebbero pertanto essere fuori città a visitare parenti o amici o non rispondere al telefono” hanno riferito i funzionari. La frana si è verificata dopo diversi giorni di piogge torrenziali in quella che è la stagione tipica delle precipitazioni. Alcuni testimoni hanno sentito un ruggito fragoroso quando un piccolo torrente ha trascinato con sè fango nero, alberi, rocce e detriti dagli edifici.

Atami, (36.800 abitanti) come molte città di mare e di montagna in Giappone è edificata su colline ripide, e le sue strade si snodano attraverso pezzi di foresta e vegetazione robusta. Il disastro ha colpito il quartiere Izusan, noto per le sue sorgenti calde, un santuario e le strade dello shopping.

Un’area che risulta fra le 660.000 località del paese identificate come soggette a smottamenti nella mappa di rischio pubblicata dal governo, ma non ampiamente pubblicizzata e con una consapevolezza pubblica bassa, dunque.

L’inizio di luglio, verso la fine della stagione delle piogge, è spesso un periodo d’inondazioni e smottamenti mortali innescati da precipitazioni intense, che secondo gli esperti stanno peggiorando a causa del riscaldamento globale.

Nel 2020, inondazioni e smottamenti innescati da forti diluvi a Kumamoto e in altre quattro prefetture della regione di Kyushu nel sud del paese, causarono ottanta morti. Le autorità di Atami sperano al più presto di ritoccare al ribasso il numero dei dispersi.

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